“Presidieremo sempre il territorio sardo affinché non si pratichi mai la morte di Stato”. Gli adinolfiani sardi del Popolo della Famiglia Sardegna assicurano pieno sostegno al loro leader, Mario Adinolfi, che ieri ha contestato a Roma il deposito delle firme del referendum sull’eutanasia. Un Sardegna i promotori hanno raccolto circa trentamila firme, anche grazie ad un lungo tour estivo di Marco Cappato nell’isola.
“Sono andato con gli amici del PdF di Roma di fronte alla Cassazione per smascherare l’imbroglio che Marco Cappato ha rifilato a 1,2 milioni di italiani, che hanno creduto di firmare per l’eutanasia, ma in realtà hanno firmato per abrogare le pene dall’art. 579 che punisce l’omicidio di consenziente”, ha detto stamattina Adinolfi in diretta Facebook dalla Cassazione, dicendosi convinto fermamente che la Corte Costituzionale rigetterà il quesito, proprio per la pericolosa vacatio legis che deriverebbe dall’abrogazione dell’articolo che depenalizzerebbe una serie di condotte che con l’eutanasia non hanno nulla a che fare.
“Sanno tutto benissimo, ma imbrogliano gli italiani attraverso i media e gli influencer come Fedez, che spacciano le loro bugie – ha aggiunto l’ex Pd, subissato di fischi dai militanti referendari -. L’eutanasia può arrivare solo per legge ed è una legge che noi contrasteremo fino in fondo perché siamo i figli della pastorale di Papa Francesco contro la cultura dello scarto. L’eutanasia per via referendaria comunque non si può ottenere e i promotori hanno estorto firme su un quesito che diceva tutt’altro per esercitare indebita pressione. Noi ora chiediamo come Popolo della Famiglia agli altri partiti da che parte stanno. Per ora contro Cappato si è sentita solo la nostra voce e il ragazzo si è pure irritato che a piazza Cavour ci fossero i dissenzienti rispetto alla sua cultura della morte. Alla fine saremo in tanti e vinceremo difendendo l’ordinamento giuridico della Repubblica che, fin dalla Corte Costituzionale, non potrà che valutare come irricevibile questo quesito-imbroglio venduto coi metodi di Wanna Marchi. Di certo il Popolo della Famiglia si costituirà presso la Consulta per rappresentare i legittimi interessi altri rispetto a quelli dei proponenti”.
Vedremo come andrà a finire questa vicenda. Intanto il Popolo della Famiglia Sardegna assicura che “presidierà sempre il territorio sardo affinché non si pratichi mai la morte di Stato”.
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