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L’indiscrezione è arrivata dai lavoratori dell’azienda che oggi si appresta a festeggiare i 130 anni del quotidiano sardo. Il quotidiano sardo La Nuova Sardegna,  in affitto alla DBInformation SpA fino al prossimo 31 dicembre, dopo tale data dovrebbe essere ceduto a una società che recentemente ha acquisito altre testate dallo stesso Gruppo Editoriale Gedi. Non si conoscono esattamente i termini dell’accordo, che probabilmente sarà annunciato questa sera ai dipendenti, ma la notizia manda in fibrillazione i rappresentanti dei lavoratori.

Per questo il segretario generale della Uilcom Sardegna Tonino Ortega ha chiesto al direttore delle Risorse Umane del Gruppo Gedi, Roberto Moro, un incontro urgente per definire la situazione dei lavoratori poligrafici dell’azienda.

“In occasione dei festeggiamenti per i 130 anni del quotidiano sardo La Nuova Sardegna abbiamo appreso dai lavoratori che il quotidiano, attualmente in affitto alla DBInformation SpA sino al 31 dicembre 2021, potrebbe essere ceduto dopo tale data a una società che recentemente ha acquisito altre testate dallo stesso Gruppo Editoriale Gedi”, scrive Ortega in una lettera indirizzata al direttore delle Risorse Umane. “Tali indiscrezioni, se confermate, dimostrano la superficialità con cui Gedi considera le relazioni sindacali e soprattutto l’assoluto disinteresse nei confronti dei lavoratori poligrafici”.

Nella lettera, il segretario generale della Uilcom ricorda il grande valore rappresentato per i sardi da La Nuova Sardegna (“per il territorio in cui insiste, per la speranza e solidità di vita quotidiana che esprime nei tanti vostri lavoratori e lavoratrici), ma anche l’apporto in termini di passione, professionalità e orgoglio di appartenenza con cui gli stessi lavoratori hanno contributo a rendere negli anni La Nuova il quotidiano più letto nel nord Sardegna.

“Una eventuale vendita ad un gruppo editoriale deve essere supportata da un piano industriale che garantisca i livelli occupazionali de La Nuova Sardegna, in assenza del quale risulterebbe decisamente incomprensibile e socialmente irresponsabile la posizione di Gedi – scrive Ortega -. Questi sono i motivi che portano la nostra preoccupazione ai massimi livelli di allerta. Per questo invitiamo Gedi al rispetto dei rapporti sindacali e chiediamo un incontro urgente, in assenza del quale non rimarrebbe altra scelta che arroccarci, con ogni mezzo a nostra disposizione, sulla difesa del bene che ci accomuna: i lavoratori, il loro presente e il loro futuro”.

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