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Ben 18.970 ovini infettati e 1.394 capi morti. Sono i numeri della nuova ondata dell’epizoozia di Blue Tongue che sta creando gravi danni agli allevatori sardi con numerosi focolai concentrati soprattutto nel Nuorese e nell’Oristanese. Per correre ai rimedi questa mattina l’assessora dell’Agricoltura Gabriella Murgia ha incontrato le associazioni di categoria.

I rappresentanti degli allevatori hanno chiesto innanzitutto di accelerare la campagna di vaccinazione, anche attraverso la risoluzione delle problematiche legate alla carenza di personale veterinario presso le ASL. Hanno inoltre sottolineato la necessità di mettere tempestivamente a disposizione delle aziende i prodotti repellenti più efficaci nei confronti degli insetti vettori della malattia. Per far fronte ai danni subiti dagli allevamenti ovini, le associazioni richiedono infine all’Assessorato di poter rendere disponibili risorse finanziare adeguate per ristorare le perdite di reddito dovute alla epizoozia.

Dal canto suo l’assessora Murgia, ricordando che la competenza per la vaccinazione degli animali infetti da epizoozie è in capo ai Servizi veterinari delle ASL, ha annunciato la richiesta dell’attivazione di un tavolo urgente con l’Assessorato della Sanità, al fine di avviare una massiccia e tempestiva campagna di vaccinazione.

Quanto alle carenze di personale veterinario presso le ASL e alla richiesta, pervenuta da alcune associazioni di categoria, di poter utilizzare per le vaccinazioni i veterinari di LAORE (ex ARA), l’esponente della Giunta ha fatto presente che ciò implicherebbe distogliere questo personale dalle attività obbligatorie di assistenza tecnica collegate con la misura PSR per il benessere animale, con conseguente perdita dei finanziamenti per gli allevatori che beneficiano di tali fondi. Per quanto riguarda il problema dei repellenti – ha evidenziato Murgia – in assenza di una norma di legge specifica, i tempi tecnici per mettere in piedi un nuovo sistema di aiuto, anche se in regime “de minimis”, da parte dell’Assessorato dell’Agricoltura per rimborsare i costi agli allevatori – come richiesto da alcune associazioni – sarebbero inadeguati rispetto alla necessaria tempestività. I repellenti, il cui utilizzo facoltativo è previsto nello specifico piano di contrasto all’epizoozia predisposto dalla Sanità, dovrebbero essere acquistati in blocco attraverso un intervento ordinario della Sanità e distribuiti alle aziende tramite i servizi veterinari. Solo in questo modo si raggiungerebbe la necessaria celerità di intervento.

Per quanto riguarda, infine, i fondi necessari per il ristoro dei danni, è stato assicurato alle associazioni di poter stanziare le necessarie risorse, a valere su una dotazione di circa 2,5 milioni di euro già presente nel bilancio dell’Assessorato per far fronte ad eventi calamitosi ed epizoozie. Tali risorse saranno quindi rese disponibili quanto prima, attraverso una imminente delibera di Giunta con cui si attiverà un intervento di ristoro dei danni, a cui seguirà la ordinaria procedura di comunicazione dell’aiuto agli uffici dell’Unione Europea e la tempestiva pubblicazione dei bandi.

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