“Un ospedale in guerra” (2020, 45’’) è il titolo del documentario, scritto, diretto e autoprodotto dal giornalista del TG3 Nico Piro, che racconta il conflitto afghano dalle corsie dell’ospedale di Emergency a Kabul alla fine del 2018 e che è stato poi donato all’organizzazione umanitaria fondata da Gino Strada. Il punto di vista è quello delle vittime civili, ovvero le principali vittime di ogni guerra, ma anche quello di chi si lascia alle spalle esistenze confortevoli e va a rischiare la vita – per sei mesi, un anno, a volte dieci anni – pur di portare aiuto.
Tornato recentemente alla ribalta a seguito della riconquista del territorio da parte delle forze armate talebane, dopo il ritiro definitivo delle forze di Coalizione Nato-Usa (frutto dell’accordo negoziale dell’anno scorso a Doha), l’Afghanistan continua purtroppo a rappresentare l’archetipo delle guerre contemporanee, con la loro promessa di essere conflitti-lampo e il loro protrarsi per anni, con l’impossibilità di una vittoria che sia stabile e duratura, con la promessa di sicurezza smentita dal moltiplicarsi dell’insicurezza, con un “processo di pace” caratterizzato dalla totale mancanza di un piano di riconciliazione tra le forze in campo e la popolazione civile, martoriata ormai da più di quarant’anni di ininterrotti conflitti armati, attacchi terroristici e violenza diffusa in tutto i Paese.
Domenica 12 settembre, alle ore 21,00, il documentario di Nico Piro verrà presentato e proiettato nell’ambito della rassegna Visioni ai margini (viaggio nelle periferie umane e urbane), in collaborazione con Spazio 2001 Cinema Odissea, e terminerà con il commento finale di Matteo Rossi, Medical Coordinator dell’ospedale Emergency a Lashkar Gah (Afghanistan) dal 2015 al 2019 e attualmente membro della Clinical Division di Emergency.
Ingresso libero con Green Pass o tampone effettuato nelle 48 ore precedenti, in conformità a quanto disposto dalla normativa Anti-Covid.
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