alluvione-domani-con-la-nuova-doppio-cd-sardegna-chi-ama-per-raccolta-fondi

Sono duemila gli interpreti e musicisti che non vogliono più stare alle condizioni attuali sulle principali piattaforme di musica in streaming: tra tutte, Spotify e AppleMusic. Nomi altisonanti, come riportato dall’Ansa, del panorama artistico musicale, come Gianna Nannini, Luciano Ligabue, Morgan, Irene Grandi, Frankie hi-nrg, e anche il jazzista sardo Paolo Fresu. 

Tutti insieme chiedono a gran voce al ministro Franceschini e ai presidenti di Camera e Senato di attuare una Direttiva Copyright che regoli il compenso dovuto agli artisti che oggi si trovano sulle principali piattaforme di streaming, com’è previsto anche per i loro colleghi attori che “prestano” – si fa per dire – i loro volti per radio e tv.

Da un lato, sottolineano i firmatari in una nota, c’è la crescita esponenziale del mercato dello streaming, dall’altro ci sono gli artisti che ricevono poco o niente per le utilizzazioni delle loro opere: chi guadagna di più, riesce a incassare lo 0,46% di quel che mette in saccoccia la piattaforma.

“Ci aspettiamo ora che il Governo e il Parlamento ascoltino le nostre richieste e capiscano l’opportunità e la necessità di riconoscere, finalmente, il giusto ruolo alla figura dell’artista, tenendo conto anche della profonda crisi che sta attraversando la categoria”, commenta Paolo Fresu che, insieme alla collecting degli artisti Itsright, è tra i promotori dell’appello nell’ambito del comune impegno a supporto della campagna europea Payperformers.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it