Notizie Medicina e Scienza Il muflone sardo discende dall’antenato selvatico neolitico

Il muflone sardo discende dall’antenato selvatico neolitico

Un recente studio di un team di studiosi sardi fornisce utili spunti per tutelare un animale a rischio di estinzione in Europa

La Sardegna ospita una delle ultime popolazioni di mufloni autoctoni, discendente dall’antenato selvatico Neolitico. È quanto emerge da una ricerca degli esperti sardi Valentina Satta, Paolo Mereu, Mario Barbato, Monica Pirastru, Giovanni Bassi, Laura Manca, Salvatore Naitana e Giovanni Giuseppe Leoni sulla Caratterizzazione genetica e implicazioni per la conservazione dell’ultima popolazione autoctona di mufloni in Europa pubblicato lo scorso luglio sulla prestigiosa rivista Scientific Reports.

“Il primo muflone ​​arrivò in Sardegna 7000 anni fa e prosperò in tutta l’isola fino al ventesimo secolo, quando i fattori antropici portarono alla frammentazione della popolazione – si legge nell’abstract della ricerca -. Abbiamo analizzato le tre principali sottopopolazioni allopatriche di mufloni sardi, ovvero: le sottopopolazioni autoctone del Bosco dei Montes e del Monte Tonneri, e la reintrodotta sub-popolazione del Monte Lerno.[..] Abbiamo scoperto che la sottopopolazione della foresta di Montes ospitava l’aplotipo ancestrale nella filogenesi del muflone ​​europeo. Abbiamo rilevato alti livelli di parentela in tutte le sottopopolazioni e una firma mitocondriale di ibridazione tra la sottopopolazione del Monte Lerno e la pecora domestica. I nostri risultati forniscono utili spunti per tutelare un così inestimabile patrimonio genetico dal rischio di impoverimento genetico, promuovendo lo scambio controllato tra le popolazioni e disegnare piani di ripopolamento originantesi da ceppi di mufloni geneticamente puri”.

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