Dal 13 settembre, giorno in cui riapriranno le scuole in dieci regioni italiane, sarà attivata una piattaforma online che con due semplici clic permetterà di sapere se il personale scolastico è in regola con il Green pass. Lo aveva già annunciato qualche settimana fa il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che nel frattempo aveva optato per un’altra app, VerificaC19, che però utilizzava una procedura manuale di controllo sulla validità della certificazione verde.
Con il nuovo sistema, i presidi dovranno collegarsi al Sistema informativo dell’istruzione (Sidi), inserire le credenziali e comparirà una schermata con i codici fiscali del personale presente in quel determinato giorno. Con un secondo clic si avrà in tempo reale l’elenco del personale, identificato con un semaforo verde nel caso in cui la certificazione sarà valida o, in caso contrario, il semaforo sarà rosso. In quest’ultimo caso, se al quinto giorno di rosso non verrà presentata una certificazione valida, scatterà la sospensione dal servizio e dallo stipendio.
Se per i presidi la nuova app permette una verifica più veloce e immediata, molti docenti hanno già sottoscritto un appello contro l’obbligo del Green pass nelle scuole e nelle università. Tra i firmatari, c’è anche Alessandro Barbero, professore ordinario di Storia Medievale all’Università del Piemonte Orientale.
“Molti tra noi hanno liberamente scelto di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid, convinti della sua sicurezza ed efficacia. Tutti noi, però – scrivono nell’appello -, reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza, in quanto in contrasto con i dettami della Costituzione”.
In Sardegna, dove le scuole riapriranno il 14 settembre, la situazione non è diversa e le sigle sindacali regionali Cobas scuola hanno già indetto una manifestazione per la giornata di mercoledì 8 settembre per chiedere la rimozione dell’obbligo del Green pass e maggiori investimenti nella scuola sarda che garantirebbero una ripartenza in totale sicurezza.
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