C’è tanta Sardegna al Festival del cinema di Venezia 2021. Già nella mattinata di domenica 5 settembre, è stata presentata l’anteprima mondiale di “Ariaferma”, film di Leonardo Di Costanzo, interpretato da Toni Servillo, Silvio Orlando e Fabrizio Ferracane e con Luca Bigazzi alla fotografia. La location scelta per raccontare la storia, ambientata in un vecchio penitenziario in dismissione, è il carcere di San Sebastiano di Sassari.
Tra gli eventi collaterali, la conferenza “Stainos, cocciule, bentu e Sali. Dalla Sardegna a Venezia, la narrazione della sostenibilità attraverso i linguaggi contemporanei”. Un incontro tenutosi nella stessa giornata per raccontare, attraverso le voci dei protagonisti, la narrazione della residenza del gruppo di ricerca “Ocean Fellowship” curata dalla Fondazione nell’estate 2021. Durante l’evento sarà presentato in anteprima il cortometraggio realizzato dalla giovane regista cagliaritana Giulia Camba.
Oggi è la volta della proiezione di “Vorrei sparire senza morire”, il docufilm sulla vita del regista Pupi Avati ideato dal rettore dell’Università IULM di Milano Gianni Canova. A girare e montare le scene c’è il filmmaker sardo Nicola Baraglia, che ci ha raccontato in un’intervista com’è stato incontrare una delle firme più note del cinema italiano contemporaneo.
Nella giornata di giovedì 9 settembre, verrà proiettato il film “Princesa” della regista sassarese Stefania Muresu, che racconta la storia di una ragazza nigeriana arrivata nell’Isola attraverso una delle tragiche tratte di esseri umani che partono dall’Africa e finiscono in Occidente. La pellicola verrà presentata nell’ambito delle attività della Sardegna Film Commission alla Biennale.
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