Anche la Sardegna, terra di antifascisti quali Antonio Gramsci e Emilio Lussu, non è immune ad aggressioni perpetuate da gruppi neofascisti.
È tutto riportato in una mappa interattiva realizzata dal collettivo bolognese InfoAntifa, che dal 2014 raccoglie le segnalazioni di atti di violenza, omicidi, attentati, aggressioni omofobe o razziste, così come ogni crimine d’odio rintracciabile sui giornali oppure segnalati direttamente a loro.
Nell’Isola sarebbero tre le aggressioni denunciate. La prima è avvenuta a Sassari nel marzo 2017, quando alcuni membri del collettivo antifascista S’IdeaLibera sono stati attaccati al termine di una cena di raccolta fondi da esponenti del gruppo di estrema destra CasaPound, che però ha negato di avere compiuto azioni violente.
Un altro episodio è stato denunciato a Dorgali, in provincia di Nuoro, nel mese di luglio dello stesso anno. Una bomba è stata fatta esplodere in un centro di accoglienza per migranti, dove dormivano 64 ospiti stranieri e due operatori della Cooperativa “The Others”.
A ottobre, sempre nel 2017, a Cagliari, in piazza Ingrao, un giovane è stato aggredito con un tirapugni da sette esponenti di CasaPound, per aver rifiutato un volantino che i militanti di destra stavano distribuendo ai passanti.
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