Tentava di dar fuoco a un’autovettura Opel Karl utilizzando di una mascherina FFP2 imbevuta di vino. Un 52enne disoccupato, già in passato destinatario di svariate denunce, è stato è stato beccato in via Is Mirrionis dall’equipaggio di una gazzella della locale Compagnia dell’Arma, mentre tentava, con dedizione degna di migliori fini, di dar fuoco alla macchina di un  67enne ivi residente.

L’uomo aveva immerso una mascherina FFP2 in un brick di vino nella speranza di dargli fuoco utilizzando un accendino, chiaramente con scarse probabilità di riuscita. Mentre poneva in essere tali laboriose ed improbabili operazioni è giunto il mezzo dei carabinieri che lo ha colto nella flagranza di un reato forse impossibile e soltanto immaginato. L’evento è stato segnalato alla Procura della Repubblica ma difficilmente porterà a una condanna, il dolo di bruciare c’era ma la condotta non era idonea a produrre danni.

“Di certo nel vino c’è dell’alcol ma per averne la prova bisogna berlo e avvertirne gli effetti, come ben sa chi ne fa copioso utilizzo – si legge in una colorita nota -. Come combustibile invece l’efficacia di quel talvolta pregiato nettare è scadente. Speriamo che nel frattempo l’uomo non comprenda che esistono altri liquidi a maggior gradazione alcolica, quelli che stordiscono con una minore mescita e bicchieri più piccoli, come le grappe e tanti liquori il cui utilizzo, lo sappiamo, non sempre è ragionevole”.

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