Rafforzare le filiere biologiche in Sardegna in collaborazione con gli altri settori produttivi, il turismo e la cultura in primis. È questo l’obiettivo principale del nuovo BioDistretto Sud Sardegna, promosso dalla confederazione regionale Copagri.
Più di cinquanta aziende si sono già dette interessate a partecipare al progetto rivolto alla zona Sud dell’Isola, che conta ben cinque filiere: ortofrutta, cereali, formaggi ovini, vini e olio. Al Comitato promotore ha aderito da subito anche Cia Sardegna, l’organizzazione di produttori biologici S’Atra Sardigna e l’Associazione Sarda di Agricoltura Biologica (Asab) Sardegna.
Nella fase di animazione sarà analizzato il biologico sardo che comprende circa 2mila aziende certificate, il suo mercato locale e quello extraregionale, che hanno notevoli opportunità di sviluppo, e saranno verificate le possibilità di nuovi progetti di sviluppo del territorio con il coinvolgimento delle amministrazioni locali ed orientate alla transizione ecologica.
A mostrarsi interessato al progetto son stati anche Legambiente Sardegna, Anab Sardegna (Associazione Nazionale Bioarchittetura e Bioedilizia), gli enti di ricerca Crs4 ed Agris Sardegna, numerose aziende di trasformazione ortofrutta, pasta e pane, vini e olio, diverse associazioni e strutture del settore turistico e culturale.
Il primo incontro si terrà venerdì 3 settembre alle ore 17 in video conferenza cui si accede dal link indicato sul sito www.copagrisardegna.it.
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