Quella musica a palla ricordava la Fiera in versione anni Novanta: ma invece che per entrare al Jazzino duemila persone, soprattutto ragazzi accompagnati dai genitori, facevano la fila per entrare a farsi il vaccino.
I giovanissimi cagliaritani hanno dato una grande lezione di civiltà a tanti stagionati contestatori novax che, nonostante gli annunci, si sono guardati bene dal farsi vedere in via Pessagno. Così, con oltre mille le dosi di vaccino somministrate, il primo open night organizzato alla Fiera di Cagliari da Ats Sardegna e patrocinato dal comune di Cagliari si è rivelato un grande successo.
L’apertura dei cancelli è stata anticipata da una lunga fila, con circa 2000 persone che già dalle 18.30 si sono messe in fila per ricevere il vaccino.
Tantissimi erano i minorenni, rigorosamente accompagnati dai genitori. Non solo cagliaritani, ma anche provenienti dai paesi dell’hinterland. O anche da più lontano. Tutti convinti della loro scelta. Con l’obiettivo di riprendere le attività scolastiche e la pratica sportiva con maggiore tranquillità, dopo un anno da dimenticare.
I ragazzi hanno fatto la fila e la trafila per il vaccino, con in sottofondo la musica del dj set. Poi la foto-ricordo di rito, nella postazione appositamente allestita per i selfie.
Alla fine, alle 24 erano quasi 500 gli under 18 che avevano effettuato la prima dose del vaccino, mentre 400 appartenevano alla fascia di età tra i 19 e i 35 anni.
L’età media dei vaccinati è stata di 27 anni.
“Siamo molti contenti dall’affluenza della giornata odierna, che è andata oltre tutte le nostre aspettative – ha spiegato il commissario straordinario di ATS Sardegna, Massimo Temussi -. La presenza di così tanti giovani e bambini accompagnati dai genitori è stata oggi la migliore risposta ai novax”.
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