Non c’è verso. Neppure le multe scongiurano l’abitudine degli automobilisti cagliaritani di non rispettare le piste ciclabili. Queste foto, postate nella pagina della Fiab Cagliari, ritraggono alcune utilitarie multate per sosta vietata sulle piste (una foto per la verità è stata scattata a Quartu). Una prassi che contribuisce, insieme alla poca fiducia di lasciare una bici incustodita per le strade, al mancato decollo delle due ruote nella città.

Peccato. Il 2020 trascorso in quarantena ha messo fortemente in evidenza la necessità di una mobilità più sostenibile. Grazie al cosiddetto bonus bici, stanziato tra mille polemiche dal Governo Conte, le vendite di biciclette si sono quintuplicate. E molte città ne hanno beneficiato. Milano, ad esempio, città molto inquinata, ha avuto una sorta di bici boom con un incremento di ciclisti del 110 per cento. Nella città meneghina ogni giorno diecimila ciclisti affollano i circa 300 chilometri di piste ciclabili.

Un boom del genere non si è però verificato a Cagliari. Nonostante in tanti abbiano usufruito del bonus stanziato dal Governo e nonostante lo sforzo dell’amministrazione comunale – sin dalla Giunta Zedda – nel realizzare una sempre più ampia rete ciclabile, ad usare abitualmente la bicicletta è un numero abbastanza modesto di irriducibili. Tranne qualche monopattino che sfreccia pericolosamente al fianco delle autovetture, il capoluogo sardo non riesce ad avere una mobilità sostenibile.

Complice la conformazione della città, con dure salite difficili da affrontare se non si è un po’ allenati (o non si possiede una bici elettrica) la bicicletta a Cagliari sembra non tirare proprio. Probabilmente per una questione culturale o di pigrizia (si tende a cercare parcheggio per l’auto sin dentro il portone di casa o dell’ufficio).

Peraltro, la rete ciclabile, presupposto fondamentale per una mobilità sostenibile, sin dagli esordi non è piaciuta ai commercianti che, erroneamente convinti che permettere ai pigri cagliaritani di parcheggiare la macchina fuori dai negozi avrebbe consentito magicamente di aumentare i consumi, hanno dato alle ciclabili la colpa di una crisi che purtroppo viene da lontano.

Fattostà che girare in bicicletta a Cagliari è sempre un terno al lotto. Molto pericoloso, sia in strada aperta, in balia di automobilisti spesso ostili, che nelle stesse piste ciclabili in centro. Dovremo rassegnarci a vedere le biciclette soltanto sulle ciclabili del Poetto o nel compendio di Molantargius nei weekend di primavera. Ma la mobilità sostenibile è un’altra cosa.

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