Il Governo Draghi, su pressione della Lega, va verso una svolta per quanto riguarda il reddito di cittadinanza: si ipotizza l’obbligo di accettazione anche per i lavori stagionali.
Ad oggi i percettori del sussidio (1,2 milioni di famiglie in tutta Italia) possono rifiutare delle offerte di lavoro che non superano i tre mesi di occupazione, continuando a percepire l’importo assegnato.
Il premier Draghi, prima della pausa estiva, aveva sostenuto “il concetto alla base del reddito di cittadinanza”, rinviando un approfondimento riguardo possibili modifiche. Ma durante le ultime settimane si sta discutendo di possibili interventi, tra cui, appunto, l’estensione dell’obbligo di accettazione anche per i lavori stagionali della durata di due-tre mesi.
Secondo gli ultimi dati di Federalberghi, nel settore turismo e ristorazione mancherebbero all’appello circa cinquantamila lavoratori, così come nel settore agricolo, come confermato da Coldiretti. Non va meglio nei bar e ristoranti dove, secondo le stime di Confcommercio, si contano centocinquantamila posti vacanti.
Numeri che preoccupano lo stesso Governo Draghi, che starebbe dunque pensando di modificare formula voluta dai Cinque Stelle. Al termine del lavoro stagionale, in ogni caso, il reddito di cittadinanza verrebbe nuovamente erogato in attesa della prossima offerta di lavoro.
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