A Cagliari cresce il numero dei relitti d’auto abbandonate, che prive di polizza assicurativa rappresentano un duplice pericolo ed ostacolo: in casi di parcheggio e spazi pubblici sottratti, ed in caso dovessero andare a fuoco, e per le quali è dunque necessario intervenire, rimuoverle, restituendo un’immagine decorosa a vie, piazze, sterrati, colline urbane.
“Sono questi alcuni dei luoghi che ospitano tanti scheletri di ferro, un tempo ex automobili, in taluni casi abbandonate in altri casi date alle fiamme” sostiene il consigliere comunale di Sardegna Forte Marcello Polastri, che sull’argomento ha presentato una interrogazione che verrà illustrata in aula consiliare a Palazzo Bacaredda.
“È importante – sostiene Polastri – accendere il dibattito su questo tema delle auto che deturpano la nostra città, sottraggono spazio ad auto regolari, in tema di polizza assicurativa e soprattutto sul servizio rimozione degli stessi veicoli”.
Polastri, taccuino in mano, ha girato in lungo e in largo la città e concluderà nei prossimi giorni una relazione anche fotografica sui tanti relitti abbandonati a Cagliari: dal buio dei cavalcavia alla piena luce delle strade, da piazza Vasco De Gama a piazza Lao Silesu, da via Barigadu a Via Is Mirrionis, per citare alcune delle strade che presentano il maggior numero di relitti d’auto.
L’ultima abbandonata in ordine di tempo? Partenne un Suv, marca Mercedes, parcheggiato in via Is Mirrionis. Ma c’è anche una piccola utilitaria abbandonata senza targhe nello sterrato adiacente la Scuola Italo Stagno. Dove le auto abbandonate sono almeno 4.
L’interrogazione di Polastri si rivolge alle massime istituzioni e cerca di fare il punto anche sulle polizze assicurative delle carcasse d’auto presenti in città: “Sono o non sono coperte di polizza? Ed il nostro Comune è in grado di rimuoverle tutte e allogarle in uno o più depositi?”. Domande alle quali verrà fornita presto una risposta nella sede consiliare del Comune di Cagliari nella quale Polastri, presidente della Commissione patrimonio e sicurezza, ha acceso il dibattito.
Questo il testo del documento firmato da Polastri:
“Premesso che a Cagliari sono numerose le carcasse d’auto, perlopiù di origine non identificata, parcheggiate nelle strade, nelle aree cortilizie e negli sterrati urbani che offrono una immagine non certo edificante per il Capoluogo isolano.
Premesso che questi veicoli abbandonati, spesso, diventano come se fossero cassonetti per la spazzatura, ospitali per cumuli di rifiuti e, altresì, preda di atti di sciacallaggio da parte di anonimi dediti all’asportazione di fari, specchietti, targhe e paraurti dai veicoli abbandonati che, sovente, diventano anonime carcasse d’auto, nel peggiore dei casi incendiate e marcescenti sul suolo pubblico.
Appurato che alla segnalazione dello Scrivente Consigliere comunale, e altresì di numerosi concittadini Cagliaritani, non ha fatto seguito la rimozione di tali veicoli. È il caso delle auto ancor oggi abbandonate in via Cadello (segnalazione del 22.12.2020), Baronia, Is Mirrionis e altre ancora, che continuano a rappresentare un pericolo potenziale a rischio incendio.
Ipotizzato che l’appalto di rimozione e di recupero dei relitti è unico e, secondo l’allegata nota stampa ricevuta via e-mail dal SINDACATO generale di Base SGB il 21.08.2021, parrebbe che, la società aggiudicataria, sia priva dei requisiti e/o delle autorizzazioni per poter prelevare e recuperare tali relitti. E che i contribuenti Cagliaritani, pagano oggi un ingente prezzo rimozione, secondo la succitata fonte, “in aumento rispetto ad un anno fa” e però, nel frattempo, “non tutti i lavoratori addetti alla rimozione, hanno preso servizio”.
Visto quanto precede, si chiede a chi di competenza, consapevole dell’impegno e sensibilità sul tema, sia dell’illustre primo cittadino ovvero del Sindaco di Cagliari e dell’assessorato competente:
- Quante sono state le segnalazioni di mezzi abbandonati nell’area urbana, con o senza targhe, e quanti siano stati i mezzi rimossi?
- Corrisponde al vero che la società che si occupa della rimozione dei veicoli abbia tutti i requisiti e mezzi, nonché le autorizzazioni ambientali (codici ateco compresi), per effettuare sia il recupero che lo smaltimento dei relitti abbandonati per strada?
- Infine, è in essere una polizza assicurativa in caso di danno causato in esclusiva e quale concausa (ad esempio in caso d’incendio), da tali relitti abbandonati e che spesso sono pieni di immondizia?”
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