“La caduta di Kabul ha terremotato la geopolitica e le conseguenze gravano sulla Nato: chi protegge l’Europa e il Mediterraneo se dentro la Nato la Turchia flirta con i Talebani? Bisogna costruire una difesa comune europea, mettendoci i soldi che Germania e Italia riluttano a mettere. Protetti solo sotto l’ombrello americano, quando l’ombrello si chiude siamo morti”.
Intervistato da La Stampa, l’autorevole islamologo Gilles Kepel mette in guardia i popoli del Mediterraneo sul nuovo corso dei fanatici di Allah. “I taleban sono sempre gli stessi” sentenzia il veterano degli islamologi a margine del MEM Summer Summit di Lugano. L’ordine americano muore e il nuovo non può nascere, spiega citando il suo ultimo libro, “Il ritorno del profeta. Perché il destino dell’Occidente si decide in Medio Oriente”: tocca all’Europa impugnare la crisi.
Lo studioso avverte: “Siamo nel jihadismo d’atmosfera e per compiere un attentato non serve più la rete di al Qaeda o Isis, basta avere imprenditori di collera che additino online i nemici dell’Islam”, e conclude: “Il dato valido per tutti è però che l’Occidente non fa più paura, obbedire a Washington è superfluo. Ora tocca all’Europa pensare a difendersi da sola”.
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