“La maggior parte dei casi di Covid notificati negli ultimi 30 giorni in Italia sono stati diagnosticati in persone non vaccinate. Si stima un forte effetto di riduzione del rischio di infezione di SARS-Cov-2 nelle persone completamente vaccinate rispetto ai non vaccinati (82% per la diagnosi, 95% per l’ospedalizzazione, 97% per i ricoveri in terapia intensiva e 97% per i decessi)”. Lo afferma chiaramente l’ultimo aggiornamento nazionale dell’Istituto superiore della Sanità. E il dato è confermato dai numeri della Sardegna, dove il 95% dei ricoverati non ha ricevuto un ciclo completo di vaccinazione e dove ieri sono stati registrati otto decessi, tutti non vaccinati. Dati che mettono paura.
“Se fossimo tutti vaccinati la pandemia di Covid sarebbe ormai derubricata a meno di un’influenza, con buona pace della variante Delta ed in assenza pressoché totale di chiusure”, scrive sul suo account facebook la giornalista Alice Marracini, evidenziando i numeri degli ospedali cagliaritani: “Il 95% dei ricoverati non ha ricevuto il ciclo completo di vaccino. Il 95% dei ricoverati appartiene alla minoranza della popolazione non vaccinata. Esattamente al 41.48%”.
La Marracini con un esplicativo grafico espone una proiezione sull’efficacia o meno dei vaccini nella popolazione sarda: se tutta la popolazione fosse completamente vaccinata, spiega, il numero delle persone ricoverate avrebbe una drastica riduzione.
“Con i dati del 16 agosto, 132 persone ricoverate di cui 125 non vaccinati; terapia intensiva 19 di cui 18 non vaccinati, se applicassimo le stesse proporzioni all’intera popolazione – nei due casi estremi – avremmo la dimensione di come sarebbe potuta essere la situazione nel caso tutta la popolazione si fosse vaccinata e nel caso tutta la popolazione non si fosse vaccinata. Quindi uno studio sull’efficacia o meno dei vaccini nella popolazione sarda darebbe questi risultati: 1) Se TUTTA la popolazione fosse completamente vaccinata anziché 132 persone ricoverate ce ne sarebbero 12, mentre le terapie intensive non sarebbero 19, ma tra 1 e 2. 2) Se NESSUNO si fosse vaccinato, i ricoveri sarebbero 298 invece di 132 e le terapie intensive 43 anziché 19. Credo che sia superfluo aggiungere altro”
“Non perdete l’unica occasione che avete per mettervi in salvo”, conclude -. L’unico sentimento che emerge in me in questo momento è il dispiacere per non aver saputo comunicare, con più incisività, l’errore di una scelta così sbagliata come quella di rifiutare l’unico salvagente che la scienza ci ha inviato”.
“I titolari di due noti esercizi pubblici di Cagliari sono morti di Covid a distanza di 24 ore l’uno dall’altro – scrive il cronista Francesco Pinna -. Non avevano patologie, ma non erano vaccinati. Uno aveva 47 anni e l’altro ne aveva 56. Sani, forti, brillanti, dinamici e di successo, sono stati uccisi dal virus in pochissimo tempo. Anche solo questa drammatica coincidenza dovrebbe convincere chi lavora in settori dove si sta a stretto contatto con il pubblico e con l’utenza a vaccinarsi subito. Oggi vaccinarsi o non vaccinarsi non è una scelta individuale di esercizio delle libertà, ma lo spartiacque tra essere intelligenti o minchioni, attaccati alla vita e alla realtà o fanatici scommettitori di una moderna roulette russa. Un gioco con la morte che se ne fotte delle ideologie improvvisate, delle finte campagne libertarie, così come delle posizioni provocatorie. Tra i ricoverati giovani quasi il 95 per cento sono non vaccinati, tra i morti di Covid sotto i 60 anni tutti non lo erano”.
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