Una “Daspo” per i turisti incivili. Ovvero multa, espulsione e isola vietata per sempre. È la proposta lanciata dal giornalista Alberto Pinna dalle pagine del Corriere della Sera per contrastare l’annoso problema del saccheggio degli arenili sardi ad opera dei turisti incivili che a volte neppure si rendono conto del danno che stanno facendo.
Negli ultimi dieci anni – ricorda Pinna sul Corsera – i furti si sono decuplicati (solo nel 2020, in un’annata turistica peraltro da dimenticare, durante i controlli negli aeroporti sardi sono saltate fuori dai bagagli dei turisti oltre 20 mila tonnellate di sabbia e conchiglie). Nonostante dal 2017 una legge regionale eroghi multe da 500 a 3 mila euro, nel web si trovano frequentemente gli annunci commerciali in cui vengono messi in vendita pezzi pregiatissimi del paesaggio sardo: i chicchi di quarzo della spiaggia oristanese di Is Arutas o quelli rosa di Budelli, rubati prima che nel 1993 la spiaggia fosse chiusa ai turisti.
Eppure il traffico di sabbia continua e i turisti incivili proseguono la loro metodica opera di devastazione, valorosamente fronteggiata dalle denunce di associazioni benemerite come Sardegna rubata e depredata. In questi giorni l’associazione ha denunciato la presenza di un gruppo Facebook di collezionisti privati che “commercia solo con la sabbia”. Tra gli ultimi post, il 6 agosto, viene proposto un sacchettino di plastica con la scritta “Budelli”, con tanto di caloroso ringraziamento al collezionista che ha procacciato una sabbia cosi difficile da procurare.
Intanto la stessa Regione Sardegna, ricorda ancora Pinna, prova a sensibilizzare le coscienze, affidando a testimonial come Geppi Cucciari, Caterina Murino e Luigi Da Tome la campagna “Portala nel cuore”.
Ma i finanzieri, ai controlli in aeroporto, continuano a trovare quelle maledette bottiglie di plastica o quelle bustine piene di sabbia pregiata. Qualcuno, non pago delle piccole conchigliette della spiaggia, pensa bene di portarsi via anche le preziosissime nacchere. La cosiddetta Pinna Nobilis, rarissimo mollusco bivalve che produce il prezioso bisso, sta via via scomparendo in tutto il Mediterraneo. I ricercatori si stanno prodigando per salvare questo esemplare che in Sardegna è ancora presente. Eppure, l’inciviltà non ha mai fine, c’è chi imperterrito ruba, depreda, distrugge senza ritegno.
Per ovviare a questa situazione sono state proposte multe esemplari per i turisti che dicono di amare la Sardegna al punto da portarsene a casa un pezzo. Sanzioni di almeno cinquemila euro da pagare cash, con carta di credito, prima di salire sull’aereo o sulla nave che li riporterà a casa dopo la vacanza con scasso. Ma, per la verità, la soluzione di Alberto Pinna non sarebbe assolutamente da scartare. Al furto di sabbia scatta immediatamente la Daspo turistica. L’arbitro in casacca quattro mori estrae il cartellino rosso. Espulsione a vita. Come per i tifosi scalmanati e violenti che imperversano in una curva calcistica. Così, d’ora in poi, i turisti incivili la Sardegna la potranno vedere solo in fotografia. Anche se dicono di amarla.
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