“Non c’è stata nessuna raccolta di fondi, ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la Sardegna. Ad agosto il centro di Olbia è sempre affollato come le spiagge. Gli assembramenti creati dalla finale degli europei andavano bene, il mio concerto gratuito no. Ora avete una persona con cui prendervela. Non definitevi artisti se poi non avete le palle di infrangere le regole”.
Il rapper olbiese Salmo affida ad un post su Instagram e ad un lungo video sullo stesso social network la spiegazione delle motivazioni dell’evento a favore della Sardegna colpita dagli incendi, avvenuto venerdì scorso sotto la ruota panoramica di Olbia.
Dopo aver incassato le critiche di alcuni colleghi, Fedez per primo (nota fuori dal coro l’inossidabile Francesco De Gregori) e inanellato una serie di reazioni politiche a catena che hanno portato ad una indagine della Procura di Tempio, Salmo ha cercato nei giorni scorsi la sponda del suo pubblico. In un lungo video su Instagram ha spiegato ai suoi followers come è riuscito ad organizzare il concerto ottenendo sotto falso nome l’autorizzazione comunale.
Scopo del cantante, che ha replicato duramente all’attacco del collega Fedez, definendolo più politico che artista, sarebbe stato quello di contestare le regole anti Covid del Governo che prevedono il distanziamento e l’uso della mascherina anche durante i concerti.
“Non definitevi artisti se poi non avete le palle di infrangere le regole” scrive il rapper, rivolto ai colleghi che lo avevano criticato. Poi rincara la dose, incarnando la parte dell’artista ribelle: “Potevo andare a farmi le vacanze invece sono sceso per strada e ho detto la mia. Se avessi voluto seguire le regole non avrei fatto l’artista”.
Eppure, la reazione dei followers non è stata quella sperata.
Molti di loro non si sono proprio ritrovati nel concetto dei artista proposto dal rapper olbiese. E allora, invece dei commenti di fans accondiscendenti alle sue artistiche ribellioni, Salmo si è trovato sotto il suo post una pioggia di insulti di followers che viceversa le regole vogliono rispettarle. Nella speranza che, proprio se ciascuno rispetterà le regole, la situazione potrà ritornare finalmente alla normalità.
Il coro di NO è stato quasi unanime. Circa 15mila commenti, quasi tutti dello stesso tenore: caro Salmo, essere artisti non significa infrangere le regole ed essere irresponsabili!
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