La grande quantità di biomassa presente nella centrale Grazia Deledda di Portoscuso, ferma a parco da ormai troppo tempo, rischia di andare in autocombustione per effetto delle altissime temperature previste per tutta la settimana. A dare l’allarme sono le segreterie regionali di Filctem (CGIL), Flaei (CISL) e Uiltec (UIL), dopo aver appreso l’informativa da parte dell’azienda.
L’azienda avrebbe rimesso in marcia l’impianto per il bunkeraggio della biomassa legnosa per poterla bruciare all’interno della fornace del Gruppo 2 della centrale. Per tali attività, visto il già gravoso carico di lavoro del personale attualmente impegnato nella normale conduzione dei due gruppi termoelettrici a carbone che marciano a pieno regime da inizio dell’anno, l’azienda ha attivato un pool di personale trasfertista proveniente dalla Centrale di Brindisi già in fase di dismissione.
“La preoccupazione tra i lavoratori della Centrale e i sindacati è altissima. Come Sindacati – hanno detto i segretari Piras (Filctem), Cuboni (Flaei) e Loi (Uiltec) – abbiamo responsabilmente ricercato il confronto per affrontare quella che l’azienda ha prospettato come un’emergenza legata all’accumulo di ingenti quantitativi di biomassa a rischio autocombustione anche se abbiamo successivamente appreso con disappunto che è in arrivo un altro carico di biomasse”.
Filctem, Flaei e Uiltec sottolineano che le attività devono sempre e comunque essere organizzate e gestite con i tempi, la formazione e le indispensabili comunicazioni preventive, oltre che con il personale necessario. “Dal 2018 chiediamo a Enel di ridefinire gli organici ripristinando le normali turnazioni a sei”. Insomma, a Portoscuso il clima è più che teso e le questioni legate alla sicurezza e alla salute nel lavoro non possono passare in secondo piano.
“Ai lavoratori chiediamo di rispettare tutte le norme sulla sicurezza e segnalare, sia all’Azienda che alle organizzazioni sindacali, qualunque situazione di difficoltà – hanno detto Piras, Cuboni e Loi -. Abbiamo richiamato l’azienda alla massima attenzione in merito alla gestione del rischio incendi ma anche in merito alla necessità di garantire condizioni di sicurezza adeguate per tutti i lavoratori, senza tralasciare i rischi derivanti dagli elevati carichi di lavoro soprattutto in condizioni ambientali altamente sfavorevoli. Attendiamo da parte aziendale un pronto riscontro e un impegno importante volto a garantire la copertura delle posizioni lavorative attualmente vacanti, che non potranno essere coperte a spot solo per la gestione delle emergenze. La palla ora passa all’Azienda, con l’auspicio che riprenda la necessaria trasparenza nelle relazioni sindacali e adotti quanto necessario per consentire ai lavoratori di svolgere le attività in serenità e scongiurare una possibile fermata”.
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