Piero Sestili è un docente di Farmacologica all’Università degli studi di Urbino Carlo Bo, Guido Sampaolo lavora come medico presso l’ASUR Marche ed è Responsabile dell’Area Didattica e Formazione del Centro Regionale (Medicina Generale) della Regione Marche.
Insieme hanno stilato una sorta di decalogo per rispondere a diversi quesiti che riguardano Covid-19, vaccino e terapie.
Ci si può curare a casa piuttosto che essere ricoverati?
NO | Le cure domiciliari sono utili per la malattia da Sars CoV 2 per ridurre i sintomi della malattia, ma non hanno realmente il potere di cambiare l’evoluzione nel caso che questa per un fattore o per l’altro peggiori e porti verso l’ospedalizzazione.
Esistono farmaci antivirali da prendere a casa?
NO | Non sono ancora stati trovati farmaci antivirali specifici contro il virus e somministrabili a domicilio contro il Covid-19, ma soltanto farmaci per controllare i sintomi della malattia.
Non esistono cure domiciliari salvifiche in grado di far guarire sempre e comunque dal Covid-19.
Curarsi a casa è meglio?
NO | È un errore proporre alla popolazione generale delle cure come valida alternativa alla vaccinazione, che invece si è rivelata efficace contro la contro la pandemia di Sars Cov 2, ovunque nel mondo.
Se stiamo osservando un rallentamento e probabilmente un arresto della quarta ondata, determinata dalla contagiosissima variante Delta, una parte rilevante l’hanno avuta certamente l’elevato numero di persone vaccinate, a cui si devono aggiungere altri fattori: climatici e intrinsechi alla dinamiche epidemiologiche del virus.
La vaccinazione è assolutamente raccomandata per tutte le fasce d’età ed è attualmente la migliore arma strategica per contrastare la pandemia, abbattere le complicanze e prevenire i ricoveri ospedalieri.
È la sola che ci può portare ad un ritorno a comportamenti pre-pandemici, anche se non vanno abbandonate le attenzioni all’igiene personale, al corretto uso delle mascherine (quando necessario) ed alla aerazione dei locali, perché il virus non è ancora sconfitto e nella nostra battaglia ci attende un nuovo inverno, consapevoli che questo sarà il primo in cui avremo un’arma davvero efficace contro il virus e speranzosi che tutti sapranno cogliere questa opportunità.
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