“È la mia prima Olimpiade, meglio non poteva andare. Sono felicissimo, al settimo cielo. Ancora non ci credo, devo ringraziare loro tre e tutti gli altri compagni che ci hanno accompagnato in questo percorso”. Sono le parole dell’atleta di Samugheo Lorenzo Patta dopo l’entusiasmante vittoria nella staffetta 4X100 ai giochi olimpici di Tokyo, festeggiata nell’isola come una grande vittoria dello sport sardo.
Insieme a Patta c’era infatti anche il sardo-brianzolo Filippo Tortu.
“Quando sono partito ho visto che il britannico era a fianco – ha raccontato il velocista -. Ho pensato solo a stare rilassato. Sapevo che se l’avessi fatto, l’avrei preso e superato. Ero più lucido mentre correvo che quando ho tagliato il traguardo, perché non potevo credere che era successo davvero. Ho chiesto ai compagni se era vero, che avevamo vinto noi. Poi quando ho visto Italia sul tabellone, il tempo non l’ho nemmeno guardato. È stratosferico, ma non mi interessa. È l’emozione più bella che si possa immaginare. E la cosa più bella sarà cantare l’inno domani”.
“È un’Olimpiade strepitosa”, ha commentato il presidente della FIDAL Stefano Mei – Nell’aria c’era la possibilità dell’exploit con la 4×100. Il direttore tecnico Antonio La Torre mi redarguiva, perché evitavo di essere scaramantico, però mi sentivo che sarebbe stata una grande giornata ed è stato così”.
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