ospedali-tocco-fi-and-quot-stop-trasferimento-centro-sclerosi-multipla-da-binaghi-a-san-giovanni-di-dio-and-quot

Risposte incomplete, soluzioni prospettate ma semplicemente palliative, il solito scaricabarile: sul Centro Regionale Sclerosi Multipla l’unica nota positiva è la conferma da parte dell’assessore alla Sanità – arrivata solo grazie all’ennesima interrogazione sull’argomento depositata in Consiglio regionale dai Progressisti – della volontà di riportare al Binaghi tutti i reparti, non appena sarà superata l’emergenza data dal Covid.

“Avevamo già suggerito di non trasformare il Binaghi in un ospedale Covid, proprio per la peculiarità dell’assistenza che offriva”, ricorda Francesco Agus.

Ma non basta, secondo il capogruppo dei Progressisti “le risposte portate in Consiglio dall’assessore alla Sanità denotano la totale incapacità della Giunta di programmare e di pensare al futuro di migliaia di pazienti, che purtroppo crescono ogni anno”.

“Non si può  a esempio pensare – prosegue Agus – di gestire strutture come il Centro Regionale Sclerosi Multipla, in carenza di organico e di specialisti, con la prospettiva di contratti a termine e poi stupirsi quando i neurologi dicono di non voler accettare impieghi a tempo.

Serve una programmazione seria – conclude Agus -, servono atti concreti e decisioni chiare da parte dell’assessorato, senza lasciare ad altri, pensiamo ai rapporti con l’Ats, la gestione di un settore così importante per la sanità sarda. Serve soprattutto rispetto per migliaia di pazienti, per le loro famiglie e per chi in quel centro lavora quotidianamente affrontando difficoltà non degne di un sistema sanitario civile”.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it