Cosa farà Christian Solinas? La Sardegna a quanto pare è in fibrillazione per il futuro lavorativo del giovane presidente della Regione dopo che, nei giorni scorsi, il Fatto Quotidiano ha ipotizzato una sua presunta intenzione di abbandonare la politica e tentare la carriera della magistratura amministrativa. Il quotidiano diretto da Marco Travaglio – ripreso ampiamente dalla stampa locale – ha raccontato di una sua presunta partecipazione al concorso pubblico per giudice referendario del Tribunale amministrativo regionale, tenutosi lo scorso febbraio. Un concorso in cui teoricamente Solinas potrebbe mettere a frutto il punteggio acquisito durante la sua già lunga carriera politica.
In effetti per quanto bizzarra (di solito sono i magistrati ad un certo punto a voler imboccare una carriera politica) sarebbe comunque una ipotesi plausibile, in quanto il presidente sardo, sempre stando ad indiscrezioni di stampa, parrebbe pure abbastanza fresco di laurea in giurisprudenza.
Ieri Solinas, pur non smentendo questa notizia, che peraltro attiene alla sua sfera privata e del tutto legittima, ha approfittato del vertice della sua maggioranza per rassicurare i suoi alleati: utilizzerà questa ultima parte della legislatura regionale per sviluppare strategie e programmi e dunque confermarsi una guida credibile per la Sardegna. Insomma, ha fatto capire che vuole guidare la coalizione del centrodestra anche nel 2024.
Non resta che sperare che in questi programmi e strategie, il lavoro (non quello del presidente, ma quello di tutti i sardi) abbia una parte predominante. Gli ultimi dati Istat, risalenti ormai allo scorso febbraio, confermano infatti nella nostra regione un tasso di disoccupazione sempre troppo elevato (quasi al 20% rispetto al 13% della media italiana), e una grande difficoltà a trovare lavoro soprattutto per le donne (il tasso di occupazione maschile è oltre 13 punti più elevato di quello femminile). Per non parlare della disoccupazione giovanile: nell’ultimo anno in Sardegna sono andati in fumo quasi 12mila posti di lavoro under 35.
Rassicurata la maggioranza, resta dunque da convincere la riottosa opposizione sulla bontà dei programmi e delle strategie studiate dal presidente per diventare una guida credibile per la Sardegna. Opposizione, per la verità, poco interessata al suo personale futuro lavorativo.
“Cosa il presidente Solinas farà da grande non rientra fra le mie preoccupazioni”, ha commentato oggi la presidente della commissione Lavoro della Camera, Romina Mura (Pd), una che con i numeri della disoccupazione ha probabilmente una certa dimestichezza. “Faccia ciò che vuole e tanti auguri! Mi interessa invece capire come intende evitare il ritorno della Sardegna in zona gialla, quando convocherà il tavolo per programmare la spendita delle risorse del PNRR e quando deciderà di occuparsi dei giovani sardi. Ha visto i dati? La Sardegna è fra le Regioni italiane con il maggior numero di giovani che non studiano e non lavorano, dove una percentuale troppo alta di quelli che si diplomano non hanno le competenze minime che consentano loro di continuare gli studi o candidarsi a entrare nel mercato del lavoro. O vogliamo parlare di quale sia il suo progetto per invertire i numeri dello spopolamento delle aree interne dell’isola e della denatalità? Oppure di come intenda potenziare la sanità territoriale che sta cadendo a pezzi. Non scherziamo presidente. Parliamo del suo lavoro presente che purtroppo inciderà sul futuro dei sardi e della Sardegna”.
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