Sono state Pina Piras e Maria Ariu, due delle sette tessitrici fondatrici della prima edizione, a tagliare il nastro della Sessantesima Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna che si è aperta ieri sera a Mogoro. Fino al 19 settembre sarà possibile visitare la mostra che permetterà ai visitatori, rigorosamente muniti di green pass dal 6 agosto (ora è sufficiente la mascherina), un suggestivo ed emozionante viaggio tra i manufatti delle eccellenze artistiche della Sardegna.
All’appuntamento annuale con l’artigianato artistico sardo, settore purtroppo messo in ginocchio dalla pandemia che per un lungo periodo ha bloccato eventi, fiere e cerimonie, sono presenti 99 espositori, di cui 96 aziende artigiane e 3 del settore agroalimentare.
L’edizione di quest’anno, sotto la guida del Direttore artistico, Marcello Muru, ripercorre la storia della manifestazione con lo stesso spirito che contraddistinse il primo appuntamento fieristico: un punto di incontro tra il vecchio e il nuovo, un ponte ideale sospeso tra innovazione e tradizione.
Soprattutto, si celebrerà l’auspicio del ritorno a una “nuova normalità” e alla riapertura delle botteghe artigiane, a un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, attraverso l’elemento scenografico dei Portali, i tipici ingressi delle abitazioni del centro storico di Mogoro e diffusi negli altri cinque Comuni dell’Unione Parte Montis(Gonnostramatza, Masullas, Pompu, Simala e Siris). Tutto ciò verrà raccontato ai visitatori attraverso un allestimento che pone in primo piano il prodotto e nella vestizione grafica della Fiera, grazie alla riproduzione di sette rocche (rappresentanti le sette donne tessitrici) e di sei portali, insieme a quattro grandi strutture raffiguranti arazzi e tappeti della tradizione e tessitura di Mogoro.
Ecco la mostra riassunta dalle parole del direttore artistico Marcello Muru.
L’esposizione
La mostra espone manufatti di imprese operanti nei settori della ceramica (32), della tessitura (9) e dei tessuti (11), dell’oreficeria (15), della coltelleria (2), del legno (11), dei metalli (5), della pelletteria (3), della cestineria (2), del vetro (3), del ricamo (3) e dei prodotti agroalimentari. All’interno dello spazio fieristico ci saranno anche le opere di un gruppo di artigiane armene che proporranno lavori in tessitura tra tradizione e innovazione
Nel frattempo, come detto, gli spazi espositivi sono stati allestiti nel rispetto dei protocolli imposti dall’emergenza sanitaria. Per l’accesso, visto il numero limitato di presenze ammesse in contemporanea, è consigliata la prenotazione on-line a questo link:
https://fierartigianatosardegna.it/prenotazioni/
Per l’ingresso è obbligatorio indossare la mascherina e, a partire dal 6 agosto, sarà necessario presentare la Certificazione verde COVID-19 (Green Pass).
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