L’omaggio a Grazia Deledda nel centocinquantenario della nascita, quello a Tina Modotti, pioniera della fotografia intesa come strumento di indagine e denuncia sociale, l’attenzione per l’ambiente. Sono questi i temi attorno a cui ruota la seconda parte del Cagliari film festival che giovedì 15 luglio alle 21 riprende con la sua programmazione.

L’appuntamento è ancora nel giardino del Palazzo Siotto (via Dei Genovesi 114) dove sarà presentato Cercando Grazia (Italia, 2021, 45’), documentario di Maria Grazia Perria che segue undici giovani attrici durante il casting per la preparazione di un film sulla giovane Deledda. La proiezione, che vedrà la presenza della regista, sarà preceduta da un omaggio del filmaker Francesco Tomba ad Agnès Varda, esponente della nouvelle vague e prima donna a ricevere un Premio Oscar. Alle 22,30 chiusura di serata con “Vanitas” (Italia, 2020, 57’) di Mario Brenta e Karine de Villers.

La serata di venerdì 16 luglio è dedicata a Tina Modotti: si comincia alle 20,30 con un omaggio del fotoreporter Uliano Lucas che, insieme ad Alessandra Piras, parlerà dell’artista pioniera della fotografia civile, per proseguire (alle 22) con la proiezione del documentario Vittorio Vidali. Io non sono quello che sembro (Italia, 2019, 106’), di Giampaolo Penco, dedicato all’uomo che della Modotti fu compagno di vita. A introdurre il film sarà lo storico Luciano Marrocu. Partecipa il regista.

Sabato 17 luglio il Cagliari film festival si sposta nel parco In our garden di Quartu, dove si può coltivare insieme il benessere rigenerativo per sentirsi nuovamente parte dell’ambiente naturale. Per l’occasione sarà proiettato Interdependence (Italia, 2019, nd) film composto dai corti di 11 registi e registe internazionali (Faouzi BensaÏdi dal Marocco, Ása Hjörleifsdóttir dall’Islanda, Salomé Lamas per il Portogallo, Bettina Oberli per la Svizzera, Shahrbanoo Sadat per l’Afghanistan, Mahamat-Saleh Haroun dal Chad, Leon Wang dalla Cina, Nila Madhab Panda per l’India, Daniela Thomas per il Brasile, Silvio Soldini per l’Italia, Karin Williams per la Nuova Zelanda) che hanno deciso di esplorare il tema dei cambiamenti climatici. Introduce Vania Statzu, economista dell’ambiente e e vicepresidente della Fondazione Medsea.

Domenica 18 luglio il fine settimana si chiude nel segno di Grazia Deledda: alle 19,30 da piazza Matteotti (fronte Municipio) prenderà il via una passeggiata storico letteraria per le vie di Cagliari, alla riscoperta dei posti visti e frequentati dalla scrittrice Premio Nobel tra il 1899 e il 1900, durante il suo primo soggiorno nel capoluogo sardo. Ideato da Alessandra Piras, l’itinerario è organizzato dalla società Arasolè, ed è costruito seguendo le tracce riscontrate nelle lettere della scrittrice a parenti e amici.

Il sipario sul Cagliari film festival si chiude il 25 luglio nell’ex Manifattura Tabacchi dove, in collaborazione con il Cinema Odissea, sarà presentato Punta Sacra, documentario di Francesca Mazzoleni che racconta la vita della comunità dello scalo di Ostia, l’ultimo triangolo di spazio abitabile alla foce del Tevere. Per l’occasione sarà presente il produttore Alessandro Greco.

Ingresso alle proiezioni: 5 euro (con tessera Fic). La prenotazione è obbligatoria e si può fare scrivendo a: rassegnacagliarifilmfestival@gmail.com.

Per informazioni: cagliarifilmfestival@gmail.com.

Cagliari film festival è realizzato con il contributo della Regione autonoma della Sardegna (Legge cinema). In collaborazione con la Fondazione Sardegna film commission e la Fondazione “Giuseppe Siotto”.

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