“Sono passati anni di mobilitazioni, lotte e iniziative sindacali, ma il Polo Industriale di Portovesme permane ancora in una condizione di crisi e difficoltà”. Così il Comitato dei lavoratori ex Alcoa/Sider Alloys, che riprende vita dopo due anni di sospensione.

“Le principali vertenze sono ancora in fase di risoluzione”, fa sapere il Comitato, “e in particolare quella ex Alcoa/Sider Alloys, riguardante centinaia di famiglie, attende risposte definitive dalla politica sulle autorizzazioni ambientali per la partenza del revamping degli impianti, sul riconoscimento della strategicità nazionale della filiera dell’alluminio e in generale sul futuro di molti lavoratori con problematiche di salute e di età avanzata, difficilmente ricollocabili. Per sostenere questi obiettivi, per accompagnare la vertenza verso una completa risoluzione, per sostenere le ragioni dei lavoratori e, una volta rilasciate le autorizzazioni, per richiedere alla Sider Alloys, contestualmente all’avvio dei corsi di formazione professionale, il varo di un piano occupazionale che dia maggiori certezze sulla ricollocazione progressiva di tutti i lavoratori, riprende forma, dopo due anni dalla sua nascita e temporanea sospensione, il Comitato dei lavoratori ex Alcoa”.

“Ne fanno parte un centinaio di ex dipendenti iscritti alle svariate sigle sindacali operanti nel territorio – aggiunge il Comitato – che oltre all’adesione al sindacato tradizionale, hanno deciso di portare avanti anche l’adesione al Comitato per sostenere meglio gli sforzi politico-sociali in atto per risolvere positivamente la vertenza. Tra i rappresentanti – conclude – ci sono lavoratori come Massimo Cara, già sindacalista di lungo corso, leader delle lotte operaie, delegato RSU e segretario sindacale, e Marco Loi, organizzatore (negli anni passati) della mobilitazione sui lavori usuranti”.

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