“Sei pazienti affetti da autismo, provenienti da Ploaghe e ricoverati nella struttura Opera Gesù Nazareno SRDSA Autismo, sono stati spostati nella residenza I Mandorli, non accreditata come struttura socio-sanitaria per pazienti con disturbi dello spettro autistico, nel polo di Rizzeddu a Sassari”. Così il consigliere regionale Antonio Piu in quota Progressisti. La comunicazione del trasferimento, arrivata nelle scorse settimane da parte del Dipartimento di salute mentale di Sassari, è giustificata con l’obiettivo di una loro rivalutazione.

«Questi trasferimenti», sottolinea Piu in un’interrogazione depositata in Consiglio regionale, «necessitano di interventi e tempistiche che sono essenziali per conoscere le caratteristiche dei pazienti e acquisirne la fiducia: si tratta di soggetti che richiedono cure particolari e che non sono in grado di sopportare cambiamenti repentini delle loro abitudini senza un adeguato tempo di adattamento e senza l’adozione di opportune cautele».

«Parliamo – prosegue – degli stessi pazienti che, nel corso del 2020, vennero accolti presso l’Opera Gesù Nazareno, su richiesta di ATS, provenienti dalla struttura del San Giovanni Battista di Ploaghe e per i quali, per favorire un trasferimento progressivo, efficace e meno traumatico, l’equipe riabilitativa dell’“Opera Gesù Nazareno” ha impiegato due mesi di tempo per confrontarsi con quella dimettente, per acquisire le informazioni e la documentazione dei pazienti in questione, per formare gli operatori del centro. I familiari dei pazienti coinvolti hanno espresso la loro preoccupazione in merito alla capacità della struttura accogliente di assicurare lo stesso livello di assistenza e cura ai propri congiunti, lamentando nel contempo una mancata comunicazione in merito al percorso terapeutico e ai servizi garantiti».

Altro problema rilevato nell’interrogazione riguarda il futuro dell’Opera Gesù Nazareno: «È una delle due strutture esistenti in Sardegna, l’unica del nord dell’Isola, accreditata per pazienti con disturbi dello spettro autistico: offre interventi di assistenza tutelare ed educativo-riabilitativi integrati (prestazioni e attività educative, riabilitative, occupazionali, ludiche, culturali e formative, individuali o di gruppo, tali da garantire un impegno attivo di almeno 5 ore giornaliere) e prestazioni sanitarie programmate di media intensità in relazione alle specifiche esigenze dell’utenza. Il trasferimento dei pazienti, nel caso di mancato reintegro a breve nel Centro di altri pazienti», spiega Piu, «porterebbe l’Opera Gesù Nazareno a una rivisitazione e riduzione del personale in organico, con possibili gravi ripercussioni sulla sopravvivenza della stessa struttura».

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