Sotto questo cielo,  la rassegna en plein air firmata Cada Die Teatro, fa segnare un gradito ritorno: domani, lunedì 5 luglio, alle 21.30, alla Corte della Vetreria di Pirri ecco di nuovo in scena Riva Luigi ’69 ’70 – Cagliari ai dì dello scudetto, di e con Alessandro Lay, che, fin dal suo debutto, ha ricevuto consensi convinti da pubblico e critica nell’Isola e nella Penisola.

Il monologo di Lay – luci e suono sono di Giovanni Schirru, il progetto sonoro di Matteo Sanna, le scene di Mario Madeddu, Marilena Pittiu, Matteo Sanna, Giovanni Schirru, l’organizzazione di Tatiana Floris (racconti e suggerimenti di Mario Madeddu, Alessandro Mascia, Pierpaolo Piludu, Giovanni Schirru, consigli di Sandro Angioni e Sergio Albertini) – è dedicato a un’icona della storia, non solo sportiva, di Cagliari e dell’intera Sardegna: Gigi Riva, che è stato e rimane un mito del calcio nazionale, e non solo. Gianni Brera – come è noto – soprannominò quel campione, arrivato giovanissimo nell’Isola da Leggiuno, “Rombo di tuono”, per la sua potenza, l’ardore agonistico e le eccellenti capacità di goleador.

Pier Paolo Pasolini, grande appassionato di calcio, scriveva: “Il gioco del football è un ‘sistema di segni’; è, cioè, una lingua, sia pure non verbale. La sintassi si esprime nella ‘partita’, che è un vero e proprio discorso drammatico. Ci può essere un calcio come linguaggio fondamentalmente prosastico e un calcio come linguaggio fondamentalmente poetico… Riva gioca un calcio in poesia”. “Nel 1970, quando il Cagliari divenne campione d’Italia, io avevo 8 anni”, scrive nelle note di presentazione Alessandro Lay. “Non ricordo molto dello scudetto, ma ricordo come era la città, come ci vestivamo, come ci appendevamo ai tram per non pagare, l’album della Panini e le partite ‘a figurine’ sui gradini della scuola elementare. Ricordo il medagliere, con i profili dei giocatori del Cagliari sulle monete di finto, fintissimo oro da collezionare. E ricordo vagamente un ragazzo schivo, a volte sorridente, che guardava sempre da un’altra parte quando lo intervistavano. Un ragazzo che puntava i pugni in terra e si faceva tutto il campo correndo ogni volta che segnava un gol…”.

“Riva Luigi ’69 ’70. Cagliari ai dì dello scudetto” tornerà poi nella Penisola, dopo la tournée nazionale dell’autunno 2019. Giovedì 8 luglio il monologo di Alessandro Lay approderà in Piemonte, a Costigliole d’Asti (frazione Loreto) per il festival Paesaggi e oltre 2021, alle 21.30. Due giorni dopo, il 10, si sposterà in Veneto, dove, alle 21, verrà rappresentato al Parco di Villa Guidini a Zero Branco, in provincia di Treviso.

Già pochi giorni fa, il 30 giugno, lo spettacolo è stato ospite del Giardino delle Esperidi, festival diffuso nella provincia di Lecco (per l’occasione c’è stata una doppia partecipazione del Cada Die Teatro, che il 1 luglio ha portato in scena anche “Il Respiro del Vento”).

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