L’insufficienza di posti nelle scuole di specializzazione di area medica, a fronte delle criticità messe in evidenza dalla pandemia di Covid 19 e della crescente mancanza di medici appare obsoleta e inadeguata alle circostanze: per questo motivo abbiamo depositato una mozione con cui chiediamo interventi affinché tutti i laureati in medicina degli Atenei sardi trovino posto nelle scuole di specializzazione e l’incremento delle borse di studio regionali per aumentare il numero di specializzati che restano nell’Isola.” Così Elena Fancello, prima firmataria della mozione presentata lo scorso 22 giugno dal gruppo Psd’Az in Consiglio regionale.

La mozione – spiega Fancello – impegna la Regione a dotarsi di una programmazione che calcoli il fabbisogno di medici nel territorio sardo e che, sulla base di questo, rimoduli il numero di posti disponibili nelle scuole di specializzazione equiparandolo almeno a quello dei laureati negli Atenei sardi e a reperire le risorse necessarie per incrementare il numero di borse di studio regionali per le scuole di specializzazione.

Nel documento, il gruppo sardista – Elena Fancello, Giovanni Satta, Gianfranco Mariano Lancioni, Piero Maieli, Alfonso Marras, Franco Mula, Stefano Schirru e Fabio Usai – evidenzia come in Sardegna e in particolar modo nelle sue zone interne, si stia verificando un allarmante fenomeno di riduzione progressiva del numero di medici e come ciò stia incidendo fortemente sulla qualità della vita e sulla sicurezza dei cittadini.

Nel pacchetto di proposte per affrontare la carenza di medici, la mozione propone l’assunzione a tempo determinato degli specializzandi all’ultimo o penultimo anno che hanno prestato la loro opera per affrontare l’emergenza Covid 19, considerato che ciò ha permesso loro di acquisire un bagaglio di esperienza straordinaria rispetto a quella che fornisce un normale percorso di studi, e che questa esperienza deve essere valorizzata.

Inoltre, si chiede di rimodulare il sistema di selezione per l’ingresso nelle scuole di specializzazione, attraverso la libera scelta dell’Ateneo e una diversa organizzazione dei test per specialità, in modo che siano fissati per gruppi in date differenti, consentendo al candidato di presentarsi fino ad un massimo di tre test selettivi all’anno: la mozione impegna il Presidente della Regione e la Giunta a intraprendere ogni possibile azione presso il Ministero della Salute per ottenere questo risultato.

Leggi altre notizie su www.cagliaripad.it