Notizie Economia Pochi funzionari in centri Aspal della Sardegna: la denuncia di Fsi-Usae

Pochi funzionari in centri Aspal della Sardegna: la denuncia di Fsi-Usae

"Mancano funzionari nei Centri per l’impiego e nella macchina amministrativa e nessuno nomina il Direttore generale ASPAL che sbloccherebbe le assunzioni dalla graduatoria dei 561 idonei", scrive in una nota il sindacato

Una nave senza pilota che si accinge ad attraversare un mare pieno di scogli. Un ritardo che non fa bene all’efficienza della macchina amministrativa regionale e di conseguenza alle esigenze di efficienza e di efficacia richieste dalla comunità dei cittadini. Parliamo della mancata nomina del Direttore generale ASPAL , agenzia regionale essenziale per la gestione delle politiche attive del lavoro, in un momento delicatissimo quando, a causa della pandemia di Covid, migliaia di persone, hanno perso il posto. Cosa si aspetta a nominare il D.G. ? Cosa intendono fare i vertici della Regione?”. Se lo chiede la Segretaria territoriale del sindacato FSI-USAE, Mariangela Campus, in una nota.

Esiste una graduatoria di centinaia di funzionari regionali idonei, a seguito di un concorso Aspal, che potrebbe essere utilizzata per rinforzare non solo i centri per il l’impiego sparsi per il territorio, ma anche il personale della Regione che sta soffrendo di paurosi vuoti in organico a causa dei pensionamenti“, aggiunge Campus. “Davanti a questo quadro allarmante però si procede con tremenda e burocratica lentezza e pare che la politica in questo momento non sia di grande aiuto”.

Ci si deve affrettare – incalza la segretaria della sigla – decine di professionisti esperti, idonei in graduatoria, attendono di dare il loro contributo per l’efficienza della Regione e la crescita della macchina amministrativa , ma purtroppo dai piani alti non arriva alcun segnale”.

“Si sono perse notizie del contingente di idonei Aspal che dovevano essere assunti nel 2021 e non vi è traccia del Piano Triennale del Fabbisogno, il documento che dovrebbe sbloccare le assunzioni” lamenta. “Le risposte non arrivano. Non vorremmo essere costretti a scendere in piazza in piena estate per ricordare ai politici cosa si deve fare per l’efficienza degli uffici e la salvaguardia dell’occupazione in Sardegna mentre il resto d’Italia, dopo la pandemia, si rimette in moto” conclude la Segretaria territoriale dell’Fsi-Usae.