«Per ricostruire la verità sul disastro del Moby Prince, è indispensabile l’impegno e il coinvolgimento di tutte le forze politiche. L’esclusione della minoranza dalle nomine del presidente e dei vice presidenti mina l’autorevolezza e l’autonomia della Commissione d’inchiesta perché vengono a mancare proprio quelle garanzie e quei contrappesi che sono fondamentali soprattutto in una vicenda che si è caratterizzata per i molti errori nella ricostruzione dei fatti», lo dichiara il deputato Andrea Vallascas (L’Alternativa c’è), componente di minoranza della commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause del disastro del Moby Prince, in merito all’elezione nella serata di ieri, mercoledì 23 giugno, dell’ufficio di presidenza della Commissione, composto unicamente da esponenti della maggioranza.
«La Commissione – spiega Vallascas – ha una grande responsabilità. È chiamata a ricostruire la verità sulle causa del disastro del Moby Prince, nel quale sono morte 140 persone. Una ferita ancora aperta a trent’anni di distanza senza che sia emersa a livello processuale la verità dei fatti».
«Una responsabilità “rafforzata” dal fatto che nella ricostruzione ufficiale dei fatti, come ha rilevato la Commissione d’inchiesta della scorsa legislatura, sono stati commessi gravi errori e ci sono troppe incongruenze che giustificano il sospetto che ci siano stati tentativi di “oscurare i fatti”, se non di depistare le indagini».
«In questo contesto – conclude Vallascas – bisogna garantire l’ampia partecipazione ai lavori di tutte le forze politiche, di maggioranza e minoranza, attraverso un’equa ripartizione dei ruoli, per una maggiore vigilanza e per conferire alla Commissione quell’autorevolezza e quell’autonomia necessarie per produrre risultati».
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