Le segreterie della Funzione Pubblica di CGIL CISL e UIL del Sulcis Iglesiente hanno incontrato i Consiglieri Regionali Fabio Usai (Psd’Az) e Michele Ennas (Lega), per confrontarsi sulla situazione della Sanità del Sulcis Iglesiente.
Le sigle hanno esposto le diverse problematiche che affliggono la sanità della zona, a partire dalla “drammatica carenza di personale sanitario“, tale che “per garantire l’attuale organizzazione sanitaria territoriale servirebbero immediatamente almeno 120 figure sanitarie professionali del comparto e oltre una settantina di medici specialisti nelle varie discipline“.
In più si aggiungono le liste d’attesa “che in più di un caso contano migliaia di persone, l’omessa nomina dei primari, il pensionamento di personale cui non ha fatto seguito un adeguato turn over, la continua emorragia di personale sanitario e assistenziale che nella ASL 7 è interessato da procedure di mobilità sempre in uscita e mai in ingresso, interi reparti posti nell’impossibilità di funzionare a causa della mancanza delle unità minime per garantire l’avvicendamento nei turni, la mancanza del servizio di parto in analgesia, le insistenti avvisaglie di una possibile chiusura, anche parziale, dei servizi di Pronto Soccorso e l’aumento esponenziale ma necessitato del ricorso alla sanità privata per una popolazione che vive nella Provincia più povera d’Italia“.
Ma il dato più preoccupante, secondo CGIL CISL e UIL è la “contrazione della dotazione organica”, che “ha prodotto non solo servizi precari o la loro chiusura, ma anche una riduzione di occupazione tale che negli ultimi 10 anni sono venute a mancare progressivamente oltre 300 buste paga dirette, con conseguente riduzione della produzione e circolazione di ricchezza e consumi nel territorio, ed effetti collaterali gravi e non quantificabili su tutto l’indotto”.
Una situazione che non può più essere accettata passivamente dai cittadini del Sulcis Iglesiente. “Per questo motivo le organizzazioni sindacali di categoria chiedono che i consiglieri regionali eletti in questo territorio promuovano senza ritardo un incontro urgente presso l’Assessorato Regionale alla Sanità, per potersi confrontare sia con l’interlocutore politico che con i massimi vertici di ATS che detengono la responsabilità gestionale del servizio sanitario nel Sulcis Iglesiente, al fine di individuare in un clima di dialogo collaborativo tutte le possibili soluzioni atte a garantire interventi seri e strutturali, non improvvisati, necessari per riportare i livelli qualitativi della sanità territoriale almeno entro parametri di dignità, da cui attualmente è ben lontana“.
Tutti i partecipanti all’incontro, rendono noto i sindacati, hanno reciprocamente assunto “l’impegno di non permettere che la questione sanitaria, di primaria e assoluta importanza per il bene comune della popolazione del Sulcis Iglesiente, venga strumentalizzata ed eterodiretta per finalità di interesse particolare, poiché in questo momento più che mai occorre anteporre la comunione d’intenti volti alla tutela del bene collettivo, alle velleità personali o alle divisioni di bandiera“, conclude la nota.
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