Sono iniziate le prime sospensioni per gli operatori sanitari che ancora non si sono vaccinati contro il Sars-CoV-2. Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 1° aprile 2021 prevedeva infatti l’obbligo per questa categoria di sottoporsi a uno dei vaccini disponibili.

Secondo i dati forniti dalla struttura del commissario per l’emergenza Covid, ci sarebbero ancora oltre 45mila operatori sanitari ‘in attesa del vaccino’. Una percentuale che si aggira al 2,3% su circa un totale di 1,9 milioni di professionisti della sanità. Gli accertamenti si sarebbero dovuti concludere entro il 16 aprile ma sono durati più del previsto. Alcuni operatori, nel corso dei mesi, non si sarebbero presentati all’appuntamento per la somministrazione della prima dose e così sono stati inviati i primi avvisi di sospensione, insieme al blocco dello stipendio fino a fine anno, una misura utilizzata quando non è possibile assegnare una mansione senza il rischio di contagio verso i pazienti.

Le regioni con la maglia nera sono l’Emilia Romagna, che conta oltre 14mila operatori sanitari non vaccinati, quasi l’8% del totale, la Sicilia con 9.214 (6,5%) e poi la Puglia con 9mila (6,5%). Proprio quest’ultima però è una delle Regioni più attive nello ‘stanare’ i professionisti della sanità non ancora immunizzati.

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