“In un momento storico in cui le destre, in Europa, in Italia e in Sardegna, lavorano per soddisfare gli interessi di piccoli o grandi gruppi funzionali a risultati elettorali, servono progetti seri e alternativi, comprensibili, concreti e attuabili nei prossimi anni per governare nell’interesse di tutti.
In Sardegna, i gruppi di minoranza in Consiglio regionale hanno dimostrato capacità di proposta e impegno ogni volta che si è discusso di leggi che fossero a favore delle cittadine e dei cittadini. Al contrario, con orgoglio e con lo stesso impegno, ci siamo opposti a questo presidente e alla sua maggioranza ogniqualvolta le loro proposte hanno riguardato solo ed esclusivamente la moltiplicazione delle poltrone e lo spreco di risorse pubbliche.
Non è tempo di equivoci, siamo alternativi al presidente pro tempore e alla maggioranza che governano l’isola in questo momento: per i loro obiettivi politici ma anche per l’incapacità amministrativa che dimostrano ogni giorno. Non esistono progetti strategici, ma solo piccole idee di bassa lega. Il rischio concreto è quello di perdere gli ingenti finanziamenti europei legati al Piano per la ripresa.
È necessario che il lavoro che come opposizione stiamo facendo nell’aula del Consiglio regionale possa concretizzarsi anche all’esterno, nei territori e nelle comunità di tutta la Sardegna.
Anche per questo, come Progressisti, siamo impegnati nella costruzione di un soggetto politico aperto a chiunque abbia a cuore il lavoro, l’ambiente come motore di sviluppo, la giustizia sociale, i diritti e l’autonomia reale della nostra Isola: un soggetto che possa portare la Sardegna a competere con le altre regioni italiane ed europee”.
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