“L’esito finale della proposta consiliare della minoranza sulla sottoscrizione del documento era già nell’aria, visto il tentativo di boicottaggio della scorsa settimana e dei mesi trascorsi dalla presentazione della mozione nel lontano Settembre 2020” sostiene la prima firmataria, la consigliera Marzia Cilloccu.
Purtroppo la maggioranza a Cagliari ha messo a nudo la sua natura trincerandosi dietro interventi retrogradi e carichi di stereotipi, uno in particolare, che il sottoscrittore della Carta etica, il prof. Massimo Arcangeli, commenta senza sconti “Di là dalla mancata approvazione della Carta Etica da parte del Comune di Cagliari, che non è stata nemmeno compresa da chi non ha voluto sostenerla col suo voto, è inaccettabile e gravemente offensivo che una persona chiamata a presiedere una Commissione per le Pari Opportunità parli di “lobby gay”. Questa persona si dovrebbe dimettere dalla carica che occupa e chiedere scusa”.
Molto colpite anche le più importanti associazioni impegnate sul tema della lotta alle discriminazioni omofobe, sostenitrici della proposta: “UniCa LGBT reagisce con profonda delusione e costernazione alla mancata approvazione della Carta etica definita “superflua” dal sindaco Paolo Truzzu nonostante i molteplici casi di violenza fisica e verbale nei confronti di chi non si conforma a una visione eteropatriarcale e anacronistica dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere dimostrando che il problema è ancora ben lontano dalla risoluzione e che sia necessario ogni strumento di tutela possibile.” Per AGEDO Cagliari “ E’ grande la propria amarezza nel vedere ribadita la volontà di un mancato accoglimento della Carta Etica. Un’occasione persa dall’amministrazione comunale: quella di includere nel proprio operato, il rispetto della dignità degli affetti e sentimenti delle nostre figlie e figli. Noi continueremo al loro fianco per abbattere il muro della loro ipocrisia, nel rigettare anche la sottoscrizione di un semplice ed elementare impegno di civiltà” e l’associazione ARC replica “Ci aspettavamo una risposta diversa visto che Cagliari è una città aperta già da anni verso queste tematiche. Si è persa un’occasione per essere degni cittadini europei nel 2021”.
Infine GIULIA GIORNALISTE Sardegna, fra le prime organizzazioni a sostegno e divulgazione del documento redatto dal professore di linguistica all’Università di Cagliari, esprime il suo “Sconcerto per la posizione espressa dalla maggioranza a Cagliari durante il dibattito in Consiglio Comunale sull’approvazione della Carta etica proposta dalle opposizioni. Secondo la coalizione che sostiene il sindaco Paolo Truzzu, esponente di Fratelli d’Italia, la Carta sarebbe condivisibile nei contenuti, ma non nella forma e perciò andrebbe riscritta. Una posizione che sorprende” sottolinea il Direttivo dell’Associazione “poiché la Carta nella sua integrità è stata adottata da numerosi Comuni italiani tra cui anche Pula e Quartu S. Elena. Giulia Giornaliste esprime profonda indignazione e respinge al mittente la definizione di “Lobby omosessuale” per indicare cittadini e cittadine della nostra società spesso vittime di violenze, soprusi e di politiche ottuse e discriminanti e ricordano che l’uso di un linguaggio rispettoso e corretto verso la nostra comunità deve rappresentare una priorità soprattutto per coloro che rivestono una carica elettiva e pubblica e una posizione apicale in organismi di parità.”
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