“E’ assolutamente falso che il tracciato proposto è uguale a quello deliberato dal Consiglio Comunale nel maggio 2018, infatti la proposta presentata dalla Regione Sardegna nel febbraio scorso è peggiorativa per il territorio comunale e per l’utenza quartuccese – inizia così una nota stampa di Pietro Pisu, Sindaco di Quartucciu – nel 2018 il Consiglio Comunale si è espresso per portare il servizio sino al Cimitero e li si sarebbe dovuto fermare, con la nuova proposta invece ARST e la Regione hanno proseguito sulla via Don Minzoni passando per le ex fornaci Picci, attraversando una prima lottizzazione, intersecando il ponte della via Quartu e immettendosi in una seconda lottizzazione raggiungendo infine la via Giotto a Quartu, compromettendo il territorio comunale con un impatto ambientale devastante”.
“La Regione, in seguito alla rinuncia della tratta da parte di Selargius e la richiesta da parte della nuova amministrazione del Comune di Quartu di portare la metro a ridosso del proprio confine comunale senza entrare nel centro abitato ha deliberatamente disegnato un percorso che per legge non poteva essere sottoscritto dalle parti ma doveva passare nuovamente in Consiglio Comunale così come ho fatto, convocando il Consiglio e dando ai consiglieri l’opportunità di scegliere il da farsi sulla tratta – prosegue Pisu – dopo ampio dibattito il Consiglio ha votato la proposta del consigliere di opposizione Damiano Paolucci esponente di Fratelli D’Italia che ha sancito che la metro deve passare fuori dai confini di Quartucciu, attraversando il territorio comunale solo su “is Pontis Paris” e costeggiando il centro commerciale Millennium – Le Vele”.
“L’assessore ai trasporti Todde faccia chiarezza politica all’interno della sua maggioranza, visto che il tracciato appena deliberato nasce dalla proposta di un consigliere della Città Metropolitana vicina alla sua compagine politica – prosegue il Sindaco – l’altro aspetto è che il tracciato proposto non passa su terreni di proprietà del Comune, su cui l’amministrazione ha pieno potere di disporre l’uso, ma si dirama su proprietà private, zone C e lottizzazioni già approvate e convenzionate, per questo ho chiesto e si è deliberato in tal senso, che la Regione convochi e si faccia rilasciare dai proprietari un nulla osta al fine di sollevare l’amministrazione da contenziosi futuri nel momento in cui ci sarà da fare gli espropri per realizzare l’opera”.
“Bisogna fare chiarezza una volta per tutte sulle caratteristiche della “metropolitana leggera di superficie”; non si tratta di una metropolitana classica così come siamo abituati a vederle nelle principali capitali ma bensì di un mezzo di trasporto che viaggia “su sede propria” cioè utilizza un binario che è indipendente dalla viabilità di superficie e non può intersecarsi col resto del traffico veicolare e pedonale e che si muove all’interno di una propria sede stradale larga circa 8 metri delimitata da barriere, per lo più in calcestruzzo,
per evitare interconnessioni con veicoli e incroci. Per questo si sviluppa principalmente in altezza creando un impatto ambientale notevole e poco gradito alle zone già urbanizzate che si vedono attraversare le proprietà da infrastrutture così imponenti”, conclude Pietro Pisu, Sindaco di Quartucciu.