I lavoratori Arnas G.Brotzu sono i meno pagati e i peggio trattati e ora arriva la conferma. Lo denuncia la Uil Fpl lamentando la situazione dei dipendenti dell’ospedale cagliaritano, che sono “quotidianamente sottoposti a stress lavorativo, mai realmente monitorato, pur se ripetutamente denunciato, i peggio trattati e i meno pagati”.
La sigla più volte ha chiesto di conoscere “che fine hanno fatto i fondi delle festività infrasettimanali pregresse che, in attesa di una definitiva univoca interpretazione in merito, sono stati diligentemente accantonati dalla precedente amministrazione, a seguito di specifico impegno tra l’Assessore di allora col suo Direttore generale e CGIL, CISL, UIL Regionali” o “che la Commissione Salute effettui un sopralluogo urgente, e senza intermediari, nei tre Presidi Ospedalieri al fine di constatare direttamente sul campo, le reali condizioni di lavoro degli Operatori”.
Le richieste sono state dirette anche allo SPreSAL, per effettuare “un’indagine diretta sulle condizioni psicofisiche dei lavoratori, non avendola mai fatta l’Azienda” e alla Regione Sardegna per “un intervento economico straordinario, come già avvenuto in passato, per porre definitivamente fine alle succitate incomprensibili disuguaglianze economiche tra i nostri Lavoratori e quelli delle altre realtà sanitarie dell’Isola”.
Durante l’audizione interlocutoria conoscitiva in commissione salute, scrive la Uil, “convocata d’urgenza anche a seguito della nostra succitata denuncia, è stato confermato quanto da noi denunciato. I lavoratori dell’ARNAS sono i meno pagati”. Per il pagamento delle festività pregresse, “trattandosi di fondi palesemente esigui, ed essendo un problema generale, si stava già cercando una soluzione extra aziendale. O meglio, secondo quanto detto dal Dg della Sanità ‘è in corso una verifica tecnico-giuridica con lo scopo di arrivare ad un intervento stabile anche alla luce di alcune sentenze della CdC di altre regioni italiane‘.
Salvo poi fare il contrario in azienda, e persino peggio, cioè proponendo di sospendere l’incremento delle indennità notturna e di reperibilità”.
È necessario equiparare gli stipendi dei lavoratori dell’Arnas Brotzu con quelli delle altre realtà sanitarie sarde. “Non è più sopportabile che ci siano lavoratori di serie A e di serie B – continua il sindacato – e che, con i soldi pubblici e a sentimento, si agevoli lo sviluppo di carriera solo ad alcuni e non a tutti”.
La Uil chiede quindi “un deciso intervento di tutte le forze politiche per ridare fiducia e serenità agli operatori che ci lavorano. E’ inoltre urgente la nomina di un vero Direttore Generale in grado di pianificare, finalmente, il futuro dell’Azienda”. Infine, “si ribadisce la somma urgenza di un sopralluogo della competente Commissione Salute, prima che sia troppo tardi e che la situazione sfugga di mano e possa sfociare in un deleterio epilogo. Altrimenti, sarà inevitabile la mobilitazione di tutto il personale dell’Azienda”, conclude la Uil Fpl.