Giovedì 10 giugno, a Isili, è stato inaugurato il nuovo Centro vaccinale, aperto per rendere più snella e veloce la vaccinazione di massa della popolazione locale. Ma le polemiche sono dietro l’angolo e il Comitato Sanità Bene Comune denuncia alcuni “elementi di disagio”.
Il primo, dichiara il Comitato, “è legato alla scarsità di vaccini disponibili per il nostro territorio: il centro vaccinale è stato inaugurato con 20 inoculazioni, a fronte delle almeno 125 dosi/die che il Piano Vaccinale Regionale dovrebbe prevedere per l’area di Isili”. All’interrogativo sul perché non arrivino le dosi ordinate dai Medici di Medicina Generale del Centro Vaccinale, il Comitato risponde che forse, “la nostra marginalità in termini di servizi sanitari ordinari si stia replicando anche nella campagna vaccinale anti-Covid. Sarebbe senz’altro scandaloso e inaccettabile se anche la prossima settimana non dovessero arrivare i vaccini in numero congruo“.
Il secondo punto, “è la tenuta di una scala di priorità di somministrazione sulla base di target specifici caratterizzata dalla fragilità, dall’età e dalla vulnerabilità delle persone. Essendo queste categorie le più esposte al rischio di mortalità in caso di contagio – spiega il Comitato – è assolutamente necessario che vengano rispettate le scale di priorità, senza che altre dinamiche selettive e organizzative vadano a fletterne l’integrità e l’applicazione. Per questa ragione chiediamo che le dosi assegnate ai soggetti fragili non vengano dirottate altrove, e che la campagna vaccinale prosegua nel rispetto di questo ordine di priorità”.
A ciò si aggiunge “la soppressione ‘de facto’ del Punto Vaccinale Ospedaliero il quale, in base al Piano Vaccini Regionale, sarebbe dovuto essere operativo e rafforzato con personale dedicato aggiuntivo. Chiediamo alla Direzione Sanitaria e al Dottor Sergio Marracini di spendersi urgentemente per l’assegnazione aggiuntiva di un medico e di un infermiere e dunque per la riattivazione del Punto Vaccinale Ospedaliero”.
“Dal punto di vista organizzativo – dichiara il Comitato Sanità Bene Comune – chiediamo che il processo di integrazione tra componenti sanitarie prosegua e si rafforzi, per permettere, laddove venga risolto il problema dell’approvvigionamento, una capillare e veloce campagna vaccinale territoriale: MMG, Distretto, ATS, Igiene Pubblica e se necessario anche specialisti ambulatoriali facciano sempre più sistema insieme agli Amministratori Locali e tra loro, perché nessun cittadino del Sarcidano di nessun Comune dovrà essere lasciato indietro per questioni di carattere organizzativo o burocratico. Chiediamo agli organismi competenti di sbloccare immediatamente le dosi già ordinate e di garantire un approvvigionamento costante ed equivalente agli ordinativi che saranno in futuro inviati”.