Al via stasera Euro 2020 che sarà ricordato come l’europeo delle tante ‘prima volte’. Sarà la prima volta di un Europeo ‘dispari’ perché si disputa con un anno di ritardo dalla data naturale, per la quale l’Uefa ha comunque deciso di mantenere la denominazione iniziale di Euro 2020. Sarà la prima volta l’Europeo itinerante, cioè un campionato continentale che non avrà una nazione ospitante, è la prima volta che si disputerà in 11 città diverse, è la prima volta di Macedonia e Finlandia, è la prima volta del Var. E’ la prima volta di un arbitro donna: la francese Stéphanie Frappart, oggi all’Olimpico sarà la prima donna che comporrà un quartetto arbitrale nella storia dell’Europeo.
E’ la prima volta di tante prime volte, come le rose delle squadre, allargate a 26 giocatori, con la possibilità di sostituire il portiere in caso di infortunio, anche a campionato in corso. E’ anche la prima volta di Nicolò Barella ad un campionato Europeo.
E’ anche la prima volta che un Ct della Nazionale si rivolge direttamente agli italiani con un videomessaggio: “Cara Italia – dice Roberto Mancini -, sembra passata un’eternità da quando abbiamo ottenuto la qualificazione in quella sera all’Olimpico contro la Grecia, era ottobre 2019, eravamo euforici e davanti a noi l’occasione di tornare all’Olimpico qualche mese dopo e toglierci una grande soddisfazione sportiva con l’Europeo itinerante. Il 2020 doveva essere l’anno di una grande soddisfazione, l’anno in cui condividere una gioia insieme, ma sappiamo tutti come è andata. È stato un anno in cui abbiamo cambiato le nostre abitudini – dice Mancini agli italiani -, per alcuni sono stati mesi lontani dalle persone che amiamo, qualcuno purtroppo le persone che ama le ha perse. Mesi in cui le cose più semplici sono diventate complesse. Per nessuno è stato facile, eppure ognuno a modo suo ce l’ha fatta. Le conseguenze della pandemia globale sono ancora evidenti e toccherà essere forti ancora per un po’”. E’ la prima volta dunque per tante cose, è la prima volta, e speriamo l’ultima, per colpa del Covid-19 e per questo sarà un Europeo che in tanti ricorderanno negli anni a venire.
All’Italia, testa di serie del Girone A, l’onore di aprire la manifestazione continentale questa sera (ore 21 Rai Uno) all’Olimpico di Roma contro la Turchia. Poi sarà la volta dei Galles e Svizzera in un percorso che porterà l’Italia (almeno) agli ottavi di finale (26-29 giugno).
E’ un Europeo che coinvolge e inorgoglisce Cagliari e la Sardegna, con l’alfiere Nicolò Barella, punto fermo dell’11 di Mancini e Salvatore Sirigu da La Caletta di Siniscola, vice di Donnarumma. Euro 2020 porta anche qualche altra positiva coincidenza per l’Italia: la finale di Wembley si giocherà l’11 Luglio, una data che i più ricorderanno per la gioia che travolse il Paese 39 anni fa dopo la fantastica serata di Madrid. Ma a Wembley bisognerà arrivarci con la fortuna e forza dei 26 ragazzi di Mancini per ripetere quell’impresa che all’Italia manca dal 1968. In quell’Italia c’era Gigi Riva, in questa c’è Nicolò Barella!
Italia-Turchia, ore 21 Stadio Olimpico di Roma, le probabili formazioni:
Italia: Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Barella, Jorginho, Locatelli; Berardi, Immobile, Insigne (Ct. Roberto Mancini)
Turchia: Cakir; Celik, Soyuncu, Demiral, Meras; Yokuslu, Kaan; Karaman, Calhanoglu, Yazici; Yilmaz (Ct. Senol Gunes)
L’arbitro è Danny Makkelie, gli assistenti saranno gli olandesi Hessel Steegstra e Jan De Vries, al Var ci sarà il connazionale Kevin Blom. Quarto arbitro la francese Stéphanie Frappart.