“In questi 4 anni alla guida di Confartigianato Sardegna ho avuto un solo e unico obiettivo: essere utile alle 34mila imprese artigiane sarde e aiutarle a crescere. E’ stato un periodo duro, lo devo ammettere, ma la mia grande soddisfazione è quella di lasciare un comparto che, seppur tra mille difficoltà, sacrifici e cautele, comincia a riprendere vigore e a vedere positivo; infatti, per la prima volta dopo 15 anni, hanno aperto più imprese di quante ne abbiano chiuso: e questo è certificato dai numeri. Un settore che vede crescere il fatturato, che amplia il proprio mercato e che, soprattutto, interrompe l’emorragia di posti di lavoro, segno che le piccole realtà hanno voglia un futuro positivo. Un settore che ha chiesto e ri-ottenuto la dignità, che tante volte gli era stata negata, e la visibilità, che mancava da parecchi anni”.
Così Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna saluta gli artigiani sardi alla fine del suo mandato, che scadrà sabato 12 giugno con il rinnovo della Presidenza e della Giunta Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, nell’Assemblea Elettiva di Sassari, in programma alle 11.00 presso i locali della Camera di Commercio di via Roma 74.
“Sono stati 48 mesi segnati dall’ascolto, dal dialogo, dalla disponibilità, dalle relazioni, dall’impegno e dal continuo approfondimento, cercando sempre le soluzioni migliori per tutto
questo bellissimo mondo che rappresenta più del 20% della forza economica dell’Isola. Sono stati anni complessi e intensi, ma la fiducia delle persone intorno a me è stata fondamentale: delle
imprese, associate e non, dei dirigenti e del personale. Ciò ha
portato Confartigianato Sardegna, proprio quest’anno, a essere
l’Associazione Artigiana più rappresentativa in tutta l’Isola. E
questo è un grande onore e un bel riconoscimento per il sistema e per tutti coloro, dirigenti e personale, che hanno creduto in
quest’obiettivo. Il mio sogno rimane, in ogni caso, vedere un giorno tutto il mondo artigiano riunito sotto un’unica bandiera. Questa sarebbe la ‘conquista’ che porterebbe a una vera e tangibile emancipazione delle piccole imprese”.
“Con la Politica e con le Istituzioni, il dialogo, migliorato
notevolmente negli ultimi anni, e la collaborazione sono stati
franchi, sinceri, schietti, diretti e sempre reciprocamente
rispettosi, condizione che ci ha portato nei vari tavoli di confronto
ad argomentare in prospettiva le nostre richieste e i nostri dati, e a ottenere preziosi frutti per tutta la categoria“, prosegue Matzuzi.
“Altro tema importante che abbiamo sposato in questi anni è stato quello dell’insularità. Trasporti, infrastrutture, energia, pressione fiscale, competitività – dichiara il Presidente di Confartigianato – sono queste alcune delle “zavorre” che la Sardegna si trascina dietro da decenni, che influiscono negativamente sul sistema produttivo sardo e sui suoi abitanti, e che lo Stato, in oltre 70 anni, non è riuscito a mitigare. Ci siamo battuti, e lo faremo nel futuro, a favore del riconoscimento della condizione di Insularità all’interno della Carta Costituzionale. Siamo, e saremo in futuro, di fianco al Comitato nelle azioni di sensibilizzazione al tema a favore di imprese e cittadini”.
“Soprattutto in quest’ultimo periodo sono stato piacevolmente
sorpreso dalla resilienza del sistema imprenditoriale sardo, anche se ci sono tanti passi da fare in avanti. Certamente, però, possiamo affermare come i piccoli imprenditori credano nella ripartenza, stiano sfruttando tutte le attuali opportunità e si stiano preparando per quelle che arriveranno a breve”, conclude Antonio Matzuzi.