“Una vicenda strana e oscura la storia del servizio “rimozione di Cagliari, un servizio che tutti vogliono ma nessuno lo prende o meglio chi lo prende forse non ha tutte le carte in regola”. Così il Sindacato Generale di Base in una nota.

“In un paese diverso, forse avrebbe già aperto gli occhi la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti, perché a pagare questi ritardi sono i Cittadini di Cagliari, che dopo sette mesi sono senza un servizio essenziale,infatti si assiste a un disordine urbano senza precedenti, macchine parcheggiate ovunque sulle strisce pedonali, sugli stalli per lo scarico e carico, sugli stalli per i portatori di handicap, i lavoratori , che si trovano ancora in cassa integrazione a spese dello stato in assemblea permanente dal 1° aprile per la tutela del posto di lavoro, le casse, le finanze del Comune di Cagliari, infatti dopo aver incrementato la tassa sui passo carrabile il servizio non viene erogato”, prosegue la sigla.

“Ma il silenzio di questo periodo trascorso adesso inizia a fare rumore e forse a qualcuno potrebbe iniziare a fare paura” dichiara Sgb, che si domanda: “Perché il Comune di Cagliari affida, il 12 dicembre 2020, con urgenza la gara all’unica azienda che ha partecipato e dopo sette mesi non è stata ancora chiamata a firmare l’appalto? Perché nell’appalto non è stato previsto che i partecipanti avessero mezzi e personale al momento della partecipazione al bando? Ci sorge un dubbio, forse si voleva avvantaggiare qualcuno a discapito di altri? Ha avuto un ruolo nella vicenda qualche Consigliere Comunale per avvantaggiare la società entrante nel reperimento dei mezzi a sfavore della Cooperativa uscente? Come mai l’Amministrazione non va in autotutela revocando l’appalto ma anzi allunga ancora il periodo per la firma con la Società aggiudicataria?”.

“Durante i 35 giorni di assemblea permanente abbiamo discusso con i lavoratori e tanti, troppi i dubbi che stanno emergendo su questo strano appalto. Crediamo che la pandemia non abbia un ruolo essenziale – spiega la nota – per questo i nostri dubbi li porteremmo nei prossimi all’attenzione della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti. In queste ore abbiamo chiesto l’ennesimo incontro con il Sindaco di Cagliari speriamo di avere risposte più esaustive, noi nel rispetto di tutte le regole e leggi, andremmo a chiedere che il servizio venga affidato alla Cooperativa uscente che garantiva salari e un servizio efficiente a Cagliari”, conclude la nota del sindacato.