“Un’altra nomina borderline inguaia il presidente della Sardegna, Christian Solinas, già indagato in due inchieste che ha aperto un fascicolo sulla nomina della neo direttrice generale dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (Aspal), Maika Aversano”, scrive il Fatto Quotidiano.
“Ad attirare l’attenzione dei Pm, sia l’esistenza dei requisiti richieste per dirigere l’Aspal, sia l’iter amministrativo che l’ha portata all’apice dell’Agenzia, la procura intende capire come Aversano sia potuta arrivare così in alto”, scrive ancora Il Fatto Quotidiano.
“Anche perché la legge prevede che per l’Aspal il DG sia scelto – Tra persone in possesso del diploma di laurea di comprovata esperienza e competenza in materia di servizi per il lavoro e politiche attive e che abbiano svolto, per almeno 5 anni, funzioni dirigenziali in strutture pubbliche o private – già nel 2019, scrive ancora il Fatto, Aversano aveva autocertificato di avere i titoli necessari per svolgere il Ruolo di DG all’assessorato al Personale, ma gli uffici scoprirono che non era così e dovette rinunciare all’incarico”.