Il “Premio Luigi Crespellani” sarà assegnato agli enti locali della Sardegna che si siano particolarmente distinti per la capacità di innovazione organizzativa nella gestione dei servizi per i cittadini. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, che nel corso dell’ultima seduta ha approvato con una delibera un apposito stanziamento di 100mila euro per ciascuno degli anni 2019, 2020, 2021.
“La Regione – commenta il presidente Solinas – vuole favorire in ogni modo tutte le iniziative finalizzate a offrire servizi più efficienti e moderni per le esigenze dei cittadini, stimolando e valorizzando progetti innovativi e la collaborazione tra gli enti locali e le diverse componenti della società civile. L’obiettivo finale è quello di rafforzare le comunità territoriali con una maggiore coesione sociale e culturale costruendo una rete regionale di buone pratiche che migliorino quantità e qualità dei servizi erogati e diano slancio allo sviluppo dei territori”.
“L’intitolazione del premio all’insigne figura di Luigi Crespellani – sottolinea l’assessore Sanna – deriva dal suo alto profilo etico, culturale e umano e dall’importante ruolo politico svolto nel secondo dopoguerra, connotato dall’impegno nella ricostruzione delle istituzioni politiche e amministrative della Sardegna. Fu infatti il primo sindaco eletto della città di Cagliari durante la ricostruzione e il primo presidente della Regione Autonoma della Sardegna”.
La Conferenza permanente Regione-Enti locali ha ampliato la platea degli enti locali partecipanti ai Comuni associati, alle Province e alle Città metropolitane e ha deciso per il 2021 le modalità di partecipazione e la suddivisione delle risorse. Al primo progetto classificato verrà corrisposta la somma di 35mila euro, 25mila andranno al secondo, 20mila al terzo e 10mila ciascuno a due progetti “premi speciali”.
“Saranno valutate positivamente – conclude l’esponente della Giunta Solinas – le proposte capaci di intervenire con idee che facciano sintesi su tre componenti: pensare e utilizzare al meglio il paesaggio, azioni in linea con lo sviluppo sostenibile e rafforzamento del patrimonio sociale e culturale nel territorio di riferimento che dovrà essere di ambito sovracomunale”.