“La scelta della Regione di non effettuare più i tamponi allo sbarco in Sardegna agli autisti merci di rientro sull’Isola, ma chiedere loro la compilazione di un’autocertificazione da mostrare prima dell’imbarco, nella quale si chiede la presentazione di un test negativo a tampone molecolare o antigienico (da effettuare quindi in autonomia) o il certificato di avvenuta vaccinazione, sta creando non pochi disagi ai lavoratori in questione”. Così Roberto Deriu, consigliere regionale del Partito Democratico e primo firmatario di un’interrogazione rivolta all’assessore regionale ai trasporti, per chiedere “in che modo e in quanto tempo intenda disporre delle azione urgenti per risolvere questo problema”.
“Fino a qualche giorno fa, per gli autisti di merci da e per la Sardegna, era previsto lo svolgimento di un tampone allo sbarco sull’isola effettuato da Ats – spiega Deriu –. Da questa settimana, però, la Regione non permette più agli stessi autisti di effettuare il tampone al rientro sull’Isola, ma richiede la compilazione di un’autocertificazione da predisporre prima dell’imbarco”.
Nell’autocertificazione è richiesta la presentazione di un test negativo a tampone molecolare o antigienico (da effettuare quindi in autonomia) o il certificato di avvenuta vaccinazione. Ma qui nascono i problemi: “Per tanti autisti che rientrano in Sardegna risulta impossibile produrre la nuova autocertificazione – prosegue il consigliere dem – sia per l’impossibilità di trovare spesso farmacie o altre strutture che dispongano di tamponi, sia perché le vaccinazioni non sono aperte a tutte le età, e molti autisti non rientrano tra le categoria attualmente in fase di vaccinazione”.
Una situazione che sta creando tanti disagi, anche in virtù del fatto che i costi dei tamponi ora sono tutti a carico degli autisti. “E’ necessario che la Regione faccia un passo indietro per tutelare i lavoratori. Per questo motivo – conclude Deriu – servono misure urgenti per risolvere al più presto il problema e permettere agli autisti di merci di lavorare senza disagi”.