Stop alla proroga del blocco dei licenziamenti causa Covid al 28 agosto voluta dal ministro del Lavoro, Antonio Orlando. Il termine fissato rimane quindi il 30 giugno. Da quel momento in poi le aziende di comparti come edilizia e industria potranno iniziare a licenziare per ragioni economiche.

In alternativa al licenziamento, però, c’è sempre la possibilità di richiedere (fino al 30 giugno) la cassa integrazione Covid, insieme alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria che si può richiedere senza pagare i contributi addizionali fino alla fine del 2021.

La decisione è stata presa al termine della discussione all’interno del Governo.

Quindi, le aziende potranno usufruire della cassa ordinaria o straordinaria fino al 31 dicembre senza pagare le addizionali a patto che non licenzino. Inoltre, è prevista l’estensione del contratto di espansione alle aziende con almeno 100 dipendenti; la possibilità per le aziende con un calo del fatturato di almeno il 50% di chiedere dei contratti di solidarietà; il blocco della riduzione dell’importo della Naspi dal quarto mese; l’esonero contributivo totale per i lavoratori del commercio e del turismo che tornano in attività dopo la cassa integrazione; l’erogazione di ulteriori quattro mensilità di reddito di emergenza.