Il 16 giugno una famiglia di Quartu Sant’Elena con un anziano malato di 86 anni, un invalido, un minore ed una malata di tumore, subiranno uno sfratto esecutivo, con tanto di intervento delle forze dell’ordine.
“Sono riuscito a guadagnare a questa povera gente 6 mesi, con 4 rinvii, provando tutto ciò che la legge italiana, fragile per la tutela dei diritti debitori, mi consentiva – scrive l’avvocato della famiglia, Alberto Appeddu – non abbiamo avuto giustizia in Italia, proverò ad ottenerla attraverso la CEDU, sperando che, almeno il giudice europeo, ci faccia giustizia, quantomeno sotto il profilo risarcitorio”.
Cara Roberta Moi, continuerò a combattere insieme a te ed alla tua splendida famiglia, alla quale in questi mesi mi sono sinceramente affezionato, per una battaglia prima che di giustizia, qualifico di civiltà”, conclude Appeddu.
“Come Italia Sovrana chiediamo al Governo italiano, se dobbiamo considerare questo sfratto, come il primo di una lunga serie. Tranquilli! Sentirete la nostra voce con forza, insieme a quella degli amici di Federazione Europea Per la Giustizia dei a me tanto cari Sergio Bramini e Paolo Vargiu, con l’amico Alfredo Belluco, con il collega ed amico Marcello Colamatteo”, scrivono i rappresentanti del movimento Italia Sovrana.
“Con la crisi economica, con famiglie ed imprese in crisi, le famiglie Moi di Quartu saranno milioni, insieme a tutti questi amici, non vi permetteremo di sacrificare la dignità della persona sull’altare del dio denaro e delle banche che voi, signori del Governo rappresentate – scrive ancora Italia Sovrana – su questa battaglia di civiltà, con tutti questi amici, continueremo a combattere, con tutti gli strumenti giuridici e politici e se necessario mobilitando le piazze”.