“I rilievi formulati dal Dipartimento per le Riforme Istituzionali che potrebbe portare all’impugnazione della legge n.7 del 2021 di riforma degli Enti Locali rappresentano un ennesimo attacco alla nostra Autonomia. Dobbiamo rigettare con forza questo sistematico tentativo di bloccare ogni tipo di provvedimento assunto in questa legislatura dalla nostra Regione. Non possiamo consentire che venga limitata la nostra capacità decisionale.” Lo afferma in una nota il consigliere regionale del gruppo UDC Cambiamo! Antonello Peru.
“Nel caso specifico – prosegue Peru – voglio sottolineare come i rilievi evidenziati facciano riferimento ad una presunta illegittimità costituzionale che avrebbe dovuto comportare analogo provvedimento di impugnazione nei confronti della precedente legge di riforma degli enti locali approvata nella scorsa legislatura. Anche la legge n.2 del 2016, infatti, modificava le circoscrizioni territoriali, ad esempio quella di Cagliari con la creazione della Provincia del Sud Sardegna, ma stranamente in quel caso il Governo non ebbe niente da eccepire e da impugnare”.
“Il fatto che i rilievi di costituzionalità vengano sollevati in questa legislatura e non nella precedente – attacca il consigliere regionale – conferma il fatto che siamo di fronte ad una scelta esclusivamente politica. È evidente che ci sia una sorta di pregiudizio politico da parte del governo nazionale nei confronti dell’attuale maggioranza che governa in Regione. Una maggioranza che i sardi hanno liberamente votato e che deve essere lasciata libera di portare avanti il proprio programma di riforme col quale si è presentata agli elettori”.
Secondo Antonello Peru “il rischio concreto per la Sardegna è che si voglia mettere in discussione la nostra Autonomia e, come avvenuto nel passato, si voglia costringere la Sardegna a subire la volontà e le scelte del Governo centrale. Noi rispediamo al mittente con forza questo disegno e rivendichiamo il rispetto delle nostre prerogative e della volontà del popolo sardo”, conclude.
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Regione: Governo impugna legge città metropolitane e nuove Province