Una decina di attivisti di Sardegna Pulita sta organizzando, nei primi giorni della prossima settimana, una missione di pace a Gaza City.
“L’iniziativa nasce con il dichiarato scopo di costituire sul posto una presenza italiana che non sia quella delle armi che il nostro Governo continua a lasciar vendere ad un Israele più prepotente che mai, magari in perfetta coerenza con la legge 185/90 ma, in perfetta violazione di ogni elementare diritto a difesa della vita dei più deboli a cominciare dai bambini come anche il Santo Padre ha avuto modo di ricordare – scrive Sardegna Pulita – pur essendo consapevole dei rischi di questa iniziativa crede comunque che all’inerzia dei Governi, quelli della UE in primis si debba sostituire l’azione dei comuni cittadini che non si lasciano fuorviare da una scandalosa campagna di disinformazione quasi del tutto sbilanciata pro Israele”.
“I Sardi sanno bene cosa vuol dire essere colonizzati e occupati militarmente e anche per questo si sentono particolarmente vicini al popolo palestinese ma anche ai tanti pacifisti israeliani anch’essi ovviamente oscurati in nome dell’interesse del premier Israeliano a mantenere il potere”, concludono nella nota Ennio Cabiddu, Lidia Frailis -e Angelo Cremone.