Il Commissario Straordinario dell’Assl di Nuoro, Dottoressa Gesuina Cherchi, comunica che sono stati vaccinati tutti i detenuti e tutto il personale – gli agenti di polizia penitenziaria, ma anche gli impiegati amministrativi che operano in presenza – della Casa circondariale di Badu ‘e Carros (Nuoro) e della Casa di Reclusione di Lodè – Mamone (Onanì).
Questo risultato è stato raggiunto grazie alla collaborazione profusa tra l’amministrazione carceraria, nella persona del Direttore, Dottoressa Patrizia Incollu, con tutto il personale della polizia penitenziaria, e la ASSL di Nuoro, la cui equipe vaccinale, in una intensa giornata, ha vaccinato la popolazione detenuta senza alcun problema di sorta.
«Il completamento, a tempo di record, della campagna vaccinale delle carceri da parte dell’Area Socio Sanitaria Locale di Nuoro – spiega Gesuina Cherchi – centra pienamente la direttiva sulle priorità date dal commissario all’emergenza Covid nominato dal governo Draghi, Generale Francesco Paolo Figliuolo, che aveva incluso tra le categorie prioritarie anche il comparto carcerario, in luoghi per definizione chiusi e, talvolta, sovraffollati». «Ci auguriamo – continua il Commissario ASSL Nuoro – che il vaccino possa dare sollievo a tutti, e speriamo possa essere, oltre che una fondamentale protezione sanitaria da un virus cosi insidioso, anche una luce capace di alleviare le non meno faticose sofferenze psicologiche che la pandemia ha portato con sé».
Anche il Direttore delle carceri di Badu ’e Carros e Mamone, Patrizia Incollu, esprime soddisfazione per l’obiettivo raggiunto, nonché gratitudine al personale sanitario dell’ASSL – compresi gli anestesisti dell’Ospedale San Francesco, che stanno collaborando per le vaccinazioni dei pazienti fragili a domicilio – per l’impegno dedicato: «Anche in questa occasione lo sforzo da parte del Dipartimento amministrazione penitenziaria e del Servizio sanitario nazionale, al quale afferisce la salute nelle carceri, è stato corale, consentendo di avvicinare sempre più il traguardo delle carceri nuoresi Covid “free”».